Innanzitutto: buon Pride Month a voi tuttə fancillə
È stato scelto il mese di giugno per celebrare il Pride Month per ricordare i moti di Stonewall scoppiati a giugno del 1969. Negli anni sessanta le retate e i controlli in bar e locali erano all’ordine del giorno provocando malcontento e disordini vari. Tutto questo malcontento sfociò in rivolte oggi conosciute come “moti di Stonewall”.
Uno dei volti più importanti fu Sylvia Riviera, donna transgender che — si narra — fu la prima a lanciare una bottiglia di vetro contro la polizia dando inizio alla prima rivolta.
Quest’anno, a differenza dei precedenti, non faremo una lista di consigli bensì mi concentrerò su una lettura in particolare che esprime ogni aspetto, problematica e bellezza della comunità LGBTQI+. Non conoscevo Rebis, non avevo la minima idea che tipo di lettura potesse essere. Avete presente quando aprite un pacco e non sapete cosa c’è all’interno? La sensazione è stata bene o male la stessa.
Quando è stata annunciata la pubblicazione del titolo sulle piattaforme ufficiali della casa editrice, sono andato in brodo di giuggiole perché i disegni e colorazioni erano qualcosa di geniale e (lo ammetto) dopo averlo sfogliato ho avuto il KO finale!
La storia è ambientata in un passato non molto definito (molto probabilmente durante il periodo medievale) caratterizzato da leggi severe e austere, dove la diversità non è minimamente accettata.
Una società bigotta, piena di pregiudizi e ipocrisia in cui si condannava il diverso e tutto quello che andasse oltre l’ordinario. Provate a immaginare cosa può accadere quando una donna dà alla luce un bambino albino! Sciagura e maledizione su tutta la comunità.
Martino, il povero ragazzo che deve sopportare tutto questo sin dalla nascita, sa benissimo cosa si provi a non essere accettato da una comunità che ti discrimina unicamente per il colore della pelle. Martino conosce il peso e il disprezzo di una comunità che ti disprezza e ti odia solo perché non rientri “in determinati canoni”.
Martino conosce l’amarezza di non essere all’altezza della aspettative di una famiglia patriarcale. Tutto è così uguale, stantio e piatto fino a quando non incontra una persona capace di far sbocciare l’acerbo ragazzo.
La storia di Rebis è complessa, maestosa e incredibile, affronta la diversità a 360 gradi portando alla luce tutti gli aspetti, positivi e negativi, dell’essere una voce fuori dal coro. Un meraviglioso viaggio alla scoperta di sé stessi; un lungo percorso alla ricerca del proprio Io e della propria identità .
Ci troviamo dinanzi a un vero e proprio capolavoro, non solo per gli occhi (perché vedremo tavole a dir poco spettacolari) ma anche per il cuore e l’anima.
Un grazie in particolare a Irene e Carlotta per aver creato questa perla d’incredibile bellezza.
Chi è Irene Marchesini?
Irene Marchesini, nata a Modena nel 1994, capisce molto presto che, oltre ad amare smisuratamente cartoni animati e fumetti, ha una passione per la scrittura. Procede quindi a ignorare quasi totalmente questo suo bisogno vitale fino a quando non frequenta il corso di fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia, dove decide di dedicarsi alla sceneggiatura.
In seguito tenta un approccio alla carriera di fumettista tramite piccoli progetti locali, accantonati quando la collaborazione con Carlotta Dicataldo si fa più solida e fruttuosa. Nel 2023 Rebis, opera di esordio di questo team creativo, è finalmente pronta a vedere la luce per la Casa editrice BAO Publishing.
Chi è Carlotta DIcataldo?
Carlotta Dicataldo è nata a Modena nel 1994 e vive attualmente a Bologna. Completati gli studi presso la Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia, esordisce come illustratrice e fumettista nel 2017. Collabora poi nel 2018 con Disney/Dark Horse, Dupuis, Petit à petit e disegna il trentatreesimo episodio di Monster Allergy. Dal 2021 diventa insegnante nei corsi di fumetto e manga presso la Scuola Romana dei Fumetti.
Nel frattempo si concretizza il sodalizio artistico con l’amica e collega Irene Marchesini, con la quale realizza e pubblica Rebis per i tipi di BAO Publishing nel 2023. Nel tempo libero colleziona artbook e alleva coleotteri.
Si ringrazia sentitamente la casa editrice per averci fornito la copia ARC per questa recensione.
