Conosciamo così Io, pallido ragazzino
protagonista della vicenda, il classico protagonista del mondo di tenebra: giovane, bellissimo, sovrannaturali capelli bianchi, occhi innaturali, fisico perfetto, temperamento da maledetto e fascino che non lascia scappare nessuna ragazza.
Il nostro eroe è un membro recente di una non meglio definita Centuria, una sorta di società segreta soprannaturale o composta da elementi soprannaturali, che si occupa, da quel che mi pare di aver capito, di mantenere una sorta di equilibrio tra il mondo soprannaturale e quello degli umani, o meglio delle relazioni che intercorrono tra le varie creature soprannaturali con cui si ha a che fare.
Finita la prima avventura-capitolo di introduzione si entra nel vivo della storia, dopo un rapido incontro romantico immancabile e un filino prevedibile con l’affascinante ragazza del momento.
La misteriosa Centuria incarica il nostro eroe della prossima missione e qui comincia il problema che ho avuto con l’affrontare questa lettura, tralasciando i metodi del ragazzo in quanto a indagini, procedure criminologiche e modus operandi e passando sopra il suo modo di fare ovviamente arrogante e maledetto, purtroppo ho avuto seri problemi a capire lo svolgersi della storia, cioè proprio l’ordine degli eventi.
Mi spiego meglio: ho avuto parecchie difficoltà a seguire il corso degli eventi e la sequenza con cui essi avvengono; i collegamenti tra una decisione e l’altra d’azione, le conseguenze di certi colpi di scena e il perché un personaggio fa o dice qualcosa o, soprattutto, come diavolo fa un personaggio a fare qualcosa e per quale motivo l’avrebbe fatto ma anche chi diamine è quel personaggio, quell’evento, quel luogo e come si incastra nella storia.
Ci sono dei punti in cui oltre che essere difficile seguire il discorso per via del particolare modo di scrivere dell’autore, si inserisce anche il problema del fatto che molti concetti e molti passaggi sono troppo lasciati volutamente al mistero o alla fantasia del lettore, come se l’autore desse per scontato che il lettore conosca fatti e personaggi dando così l’impressione generale di non stare leggendo il primo libro di una serie, che si vuole introduttivo e generalizzato, ma ad uno dei tanti episodi che coinvolgono questo personaggio.
Purtroppo devo dire che il protagonista non solo non mi è piaciuto ma l’ho anche trovato particolarmente banale e vuoto, il classico personaggio stereotipo infallibile, bellissimo, furbissimo, potentissimo, che porta ben poca aria fresca e novità al panorama del fantasy moderno attuale.
Capitemi bene, non sto dicendo che il libro non mi sia piaciuto o che non l’abbia apprezzato, sia chiaro, solo che il ritmo della narrazione non l’ho goduto appieno e anche alcune scelte stilistiche.
Gli eventi si susseguono attraverso una apparente mancanza di logica, che ovviamente è solo un’impressione, ma lo si capisce solo una volta terminata la lettura anche se nemmeno poi così bene.
Lo consiglio?
La storia di per sé è esattamente quello che ci si aspetterebbe da un intrattenimento senza particolari pretese o trovate che facciano gridare “alla novità” ma che sicuramente piace, svolgendo così il suo lavoro.
Ecco per concludere lo consiglio agli amanti del genere, di quelli che non se ne fanno scappare una, e a tutti coloro che vogliono leggere qualcosa di piacevole, veloce e senza troppe pretese.
Chi è Thom Brannan ?
Thom Brannan è un autore Americano, vive nella città di Austin in Texas. Ex sommergibilista e operaio nel settore nucleare, ora lavora presso un impianto off-shore nel pacifico. E ‘sposato e ha figlio, una figlia, un cane e una tartaruga. Con l’amico e co-editore John Sunseri ha curato i primi due volumi della serie antologica Cthulhu Unbound. Il suo primo romanzo da solista è stato Lords of Night uscito nel 2012. Collabora con la fanzina online HorrorBound Online Magazine con la pubblicazioni di diversi racconti.
Sinceramente non sono molto convinta di leggerlo, la trama non mi ha attirato moltissimo e già so che potrei odiare il protagonista, meglio evitare ahaha
Non so perché ma la copertina mi ricorda molto Percy Jackson ahaha comunque non penso che leggerò questo libro, non mi piace quando l'autore da per scontato le cose