Recensione La maledizione di Timber Manor – F.E. Feeley Jr

Questo avvincente romanzo dalle tinte gotiche è un esempio strabiliante e originale di narrativa contemporanea.
Un po’ giallo, un po’ ghost story, una villa enorme e un segreto di famiglia, un amore corrisposto e un lotta che si combatte da decenni.
Mentre è ancora in lutto per la perdita dei suoi genitori, Daniel Donnelly riceve la chiamata inaspettata di una zia che non ha mai incontrato e che, di punto in bianco, gli affida il controllo della fortuna di famiglia e della tenuta dei Donnelly, Timber Manor. Anche se suo padre lo aveva sempre tenuto all’oscuro del passato del loro nome, la curiosità e il bisogno di ritrovare la sua famiglia portano Daniel a fare un tuffo nel passato.
Nascosta in un’area remota del nord-ovest, nel corso degli anni Timber Manor è diventata un luogo silenzioso. Le sue camere vuote ospitano solo vecchi mobili coperti da teli bianchi e impolverati. Quando Daniel arriva e sua zia avvia il restauro della casa in suo onore, strani avvenimenti iniziano a scuotere la quiete della magione. Daniel viene perseguitato da incubi e ricordi che non sono i suoi. Tornata in vita con tutte le tragedie del suo passato, Timber Manor minaccia di schiacciarlo sotto il peso della sua storia.
Lo sceriffo Hale Davis è cresciuto lavorando nella tenuta dei Donnelly. Nel vedere Daniel in difficoltà, giura di proteggere l’uomo che ha catturato il suo cuore e di aiutarlo a svelare il mistero che si cela dietro alla maledizione e a confrontarsi con il passato: non c’è in gioco solo la vita di Daniel, ma anche la salvezza della sua famiglia.
Un mix perfettamente amalgamato di elementi che oggi sono particolarmente in voga nella produzione cinematografica e sul piccolo schermo.
Daniel si ritrova orfano da un giorno all’altro dopo una spaventosa lite con i genitori mentre era lontano al college a finire gli esami dell’anno accademico.
Il giovane si ritrova all’improvviso solo al mondo e catapultato nel mondo degli adulti da una vita in cui, nel bene o nel male, non se l’è cavata malaccio.
E’ l’invito di una misteriosa zia, sorella del padre, di cui lui non ha quasi mai nemmeno sentito parlare a sconvolgere la sua vita a pochi giorni dalla terribile notizia della morte dei genitori.
La zia, infatti, ricomparendo da un passato segreto e misterioso di cui il padre non ha mai voluto renderlo parte, si fa viva per comunicare a Daniel che ha ancora una famiglia e, sopratutto, una casa sproporzionatamente lussuosa e un patrimonio economico stratosferico.
Fin dal suo ingresso nella magione di famiglia il nostro protagonista si trova immerso nella natura soprannaturale e curiosa che aleggia attorno a Timber Manor dove i lupi ululano nei boschi della proprietà, strani sussurri echeggiano nei corridoi deserti e strane verità riemergono durante i lavori di restauro e messa a nuovo della magione stessa.
Mentre Daniel cerca di riorganizzare la propria vita, magari a fianco dell’affascinante sceriffo che lo accoglie fin da subito nella vita della cittadina e lo aiuta ad ambientarsi, qualcosa di oscuro e indicibile echeggia nel vuoto, qualcosa di silenzioso e letale stende i suoi artigli su coloro che abitano Timber Manor.
Non è per niente facile cercare di farvi capire quanto questo libro mi sia piaciuto.
L’autore ha creato una storia che prende il banale ed il già visto e lo trasforma in qualcosa di nuovo e dannatamente perfetto, fluido e spettacolare (si, nel senso che ci sono gli effetti speciali).
La storia è contorta e sono rimasto impressionato da come gli eventi vengono portati avanti nonostante la trama sembri apparentemente semplice e lineare, attesa che viene tradita più o meno ogni volta che il lettore pensa di “aver capito tutto”.
Digressioni sui personaggi che li rendono completi e a tutto tondo sono un fiore all’occhiello di questo romanzo che rende la suspance parte della narrazione stessa in un crescendo al cardiopalmo.
Ci sono diverse trovate originali nella trama e tantissime situazioni e dinamiche prese invece dalla più classica tradizione della ghost story inglese.
Le tinte fosche e gotiche si mescolano allo slasher anni 90, le lacrime alla gioia e le complicate trame materiali in appassionanti digressioni e sconfinamenti del supernatural drama.
Come era prevedibile, il che è un bene, la storia d’amore che potremmo anche definire come parentesi accennata, è sviluppata cosi bene che quasi mi ha fatto venir voglia di darmi al romance (se fossero tutti cosi…).
Consigliatissimo come lettura estiva, sotto l’ombrellone e nelle fresche notti estive è una lettura ideale per rilassare la mente e solleticarsi con qualche brividino.

Chi è F.E. Feeley Jr.

F.E. Feeley Jr crede nella magia, nella musica, nella letteratura, nell’arte e in quelle cose che ci collegano tutti.
Nato a Detroit, nel Michigan, Feeley è un veterano degli Stati Uniti.
Feeley ha scritto otto romanzi negli ultimi sei anni, tra cui Memoirs of the Human Wraiths, Closer, When Heaven Strikes, The Color of Love, Borderland e Hallelujah.
Feeley ha pubblicato una raccolta di poesie nel suo libro, Heaven Underneath the Sound of the World.
Sposato con l’amore della sua vita, John, risiede nel sud-est del Texas, dove si prendono cura del loro gatto, la signora Abigail Adams.
Innanzitutto, sono un marito per il mio meraviglioso marito, John. Sono un padre del nostro pastore tedesco di cinque anni, Kaiser. Sono un avido lettore di Mysteries, Horror, Suspense e biografie. Sono un giocatore. I miei preferiti sono Dragon Age, Mass Effect, Star Trek Online, Skyrim, Assassin’’s Creed, Fallout e Civilization Five. Adoro cucinare e adoro provare nuove ricette (suggerimento suggerimento). Sono un appassionato drogato di musica dalla musica POPular all’Opera, a Showtunes, Gospel, Rock, Rap e Hip Hop. E di tanto in tanto scrivo narrativa per gay.
 
Adoro entrare in contatto con le persone. Sono cresciuto in un mondo in cui c’era questo confine invisibile stabilito tra me e il mondo intorno a me. Mi sentivo più un osservatore che un vero partecipante in quel mondo. Da quando ho lasciato il fondamentalismo, è stato il mio costante tentativo di far parte del mondo far parte dell’umanità. E quando scrivo la mia poesia o i miei libri, attingo dalle esperienze di essere cresciuto in quell’ambiente, nonché dalle esperienze di assaggio del bouquet dell’umanità che mi avevano negato tutti quegli anni fa.
 
È un modo per intrattenere le persone, la scrittura è un modo per connettersi a loro, così come un modo per me di riprendermi dal mondo in cui avevo vissuto tanti anni fa. Grazie per essere venuto nel mio viaggio con me.

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