Recensione Via Col Vento – Pierre Alary

Recensione  Ashurascorner Via Col Vento - Pierre Alary

Avventurarsi nell’adattamento a fumetti di un’opera monumentale come Via col vento non è un’impresa semplice. Pierre Alary, artista dal tratto evocativo e narratore sensibile, ha raccolto questa sfida con coraggio e passione, donandoci un’opera che non solo rende omaggio al capolavoro di Margaret Mitchell, ma che riesce anche a trasportare il lettore in un viaggio emozionale unico, attraverso colori vibranti e disegni ricchi di intensità. Questa prima parte dell’adattamento a fumetti copre gli eventi iniziali del romanzo, introducendoci ai personaggi e alle dinamiche che li plasmeranno durante la Guerra Civile americana e il periodo di Ricostruzione. Con circa 300 tavole suddivise in due volumi cartonati, l’opera si concluderà con l’uscita della seconda parte prevista per l’anno prossimo, lasciandoci nel frattempo con la promessa di un’esplorazione ancora più profonda delle tematiche e delle emozioni che hanno reso questo racconto così iconico.

Alary utilizza la sua maestria per rappresentare l’essenza stessa della storia. Le illustrazioni sono un inno al dettaglio: dalle ampie vedute della piantagione di Tara alle strade devastate di Atlanta, ogni vignetta è un piccolo capolavoro che cattura l’atmosfera di un’epoca in tumulto. I personaggi sono resi con un’espressività che va oltre le parole; i loro volti raccontano storie di dolore, speranza e resilienza. Rossella O’Hara, in particolare, emerge con una forza straordinaria. I suoi occhi, pieni di determinazione e vulnerabilità, catturano il lettore fin dalle prime pagine. La sua evoluzione è resa palpabile non solo attraverso i dialoghi, ma anche attraverso i cambiamenti nel suo aspetto: dal vigore giovanile dei giorni di pace alla durezza che il conflitto e le perdite scolpiscono sul suo volto.

Recensione  Ashurascorner Via Col Vento - Pierre Alary

Uno degli elementi più affascinanti di Via col vento, sia nel romanzo che in questo fumetto, è l’esplorazione della Guerra Civile americana come crocevia di trasformazioni sociali e morali. Alary, attraverso le sue tavole, rappresenta con grande efficacia il conflitto tra Nord e Sud, mostrando non solo gli effetti devastanti della guerra, ma anche il contrasto ideologico che ha segnato un’intera nazione. Le vignette legate al conflitto trasmettono il senso di distruzione e perdita che accompagna la guerra, ma anche l’incertezza e la fragilità del sistema su cui si fondava il Sud. Il sogno di Rossella di conservare Tara diventa così un simbolo del desiderio di preservare un mondo che sta inevitabilmente scomparendo. Tuttavia, l’autore non romanticizza la realtà: attraverso le sue immagini emerge anche il peso delle ingiustizie sociali, come la schiavitù, che costituivano le fondamenta di quella società. La guerra, dunque, non è solo un evento storico, ma un personaggio a sé stante, un agente di cambiamento che trasforma i protagonisti e il loro mondo. Il Nord, portatore di un’idea di progresso, si scontra con il Sud, ancorato alle sue tradizioni, creando un conflitto che è insieme culturale, economico e umano. Questo scontro, così profondamente radicato nel tessuto narrativo, invita il lettore a riflettere sulle conseguenze del cambiamento, sull’inevitabile prezzo che ogni rivoluzione richiede.

Recensione  Ashurascorner Via Col Vento - Pierre Alary

La palette cromatica di Alary merita una menzione speciale. I colori vibranti della natura rigogliosa di Tara contrastano dolorosamente con le tonalità cupe e spente della guerra, creando un effetto visivo che amplifica il senso di perdita e rinascita. Durante le scene più intense, le sfumature rosso fuoco e oro evocano l’incendio di Atlanta e le fiamme del cambiamento, trasportando il lettore nel cuore pulsante dell’azione. La narrazione visiva si arricchisce ulteriormente grazie all’uso sapiente della luce e delle ombre. I momenti di intimità, come quelli tra Rossella e Rhett, sono spesso immersi in una luce calda e avvolgente, mentre le sequenze della guerra e della distruzione sono dominate da toni freddi e aspri.

L’autore non si limita a raccontare una storia; ci invita a riflettere. Attraverso il fumetto, emerge con forza il tema della resilienza umana: come le persone trovano la forza di andare avanti nonostante le tragedie. Rossella rappresenta questa resilienza, con tutte le sue contraddizioni e i suoi difetti. È un personaggio complesso, tanto affascinante quanto frustrante, l’autore ne coglie ogni sfumatura con un’abilità straordinaria. I riquadri narrativi aggiungono profondità alla storia, offrendo contesto storico e sociale senza appesantire la lettura. Il lettore non si limita a seguire le vicende dei personaggi, ma viene trasportato in un viaggio immersivo che permette di vivere il periodo storico in tutta la sua complessità.

Questo adattamento a fumetti di Via col vento è un tributo meraviglioso a un classico intramontabile. Pierre Alary ha saputo trasformare le oltre mille pagine del romanzo in un’opera visiva che emoziona, coinvolge e ispira. Se amate il romanzo originale o il film, non potete perdere questa versione a fumetti, che rappresenta un’esperienza unica e indimenticabile.

Mentre aspettiamo con trepidazione il secondo volume, previsto per l’anno prossimo, possiamo perderci in questa prima parte, sfogliarla con calma, immergerci nei dettagli e lasciarci travolgere dall’emozione. Perché anche noi possiamo sempre dire: “Domani è un altro giorno.”



Chi è Pierre Alary ?

Pierre Alary è nato il 1 maggio 1970. Nel 1991 è entrato alla prestigiosa scuola di grafica Gobelins a Parigi, dove ha studiato soprattutto animazione. Non appena laureato è stato assunto dagli studi Disney di Montreuil, dove ha passato dieci anni a lavorare come animatore a film come Tarzan, Le follie dell’Imperatore e Il gobbo di Notre Dame, oltre a vari cortometraggi, prima di dedicarsi principalmente al fumetto. Nel 2001, ha creato la serie Les Échaudeurs des Ténèbres; ha scritto il primo libro insieme a Bertrand Mandico, mentre il secondo e ultimo capitolo è stato scritto da Rodolphe nel 2003. Tra il 2004 e il 2007 ha pubblicato la serie Belladone, con sceneggiature di Ange, seguita dalla serie fantasy SinBad con Audrey Alwett e Scotch Arleston per Soleil (2008-2010) e dalla versione a fumetti di Moby Dick, insieme a Olivier Jouvray. Nel 2013 ha creato la serie Silas Corey con Fabien Nury Le ultime opere – il dittico Mon traître e Retour à Killybegs, tratto dai romanzi gialli di ambientazione irlandese di Sorj Chalandon – sono uscite per Editions Rue de Sevres, così come Via col vento, uno dei suoi progetti più personali e riusciti.





Si ringrazia sentitamente la casa editrice per averci fornito la copia ARC per questa recensione.

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