“Frieren. Oltre la fine del viaggio” è un’opera unica nel panorama degli shonen, scritta da Kanehito Yamada e illustrata da Tsukasa Abe. Pubblicata in Italia da J-Pop, questa serie affronta temi profondi come il tempo, la memoria e la comprensione della condizione umana attraverso gli occhi di un’elfa centenaria.
Frieren riprende il suo viaggio in solitaria, alla ricerca di nuove magie, promettendo ai suoi compagni un futuro incontro. Cinquant’anni dopo mantiene la promessa di rivedere insieme a loro la pioggia di meteore. Tuttavia la realtà è cambiata: Himmel e Heiter sono anziani e il nano Eisen inizia a mostrare i segni dell’età. La morte di Himmel scatena in Frieren un desiderio di comprendere meglio gli umani e i suoi compagni di avventura.
Decisa a comprendere il significato del suo viaggio passato, Frieren ripercorre i luoghi visitati con i suoi amici. Restaurare la statua di Himmel, affrontare nemici del passato e rivivere le vecchie imprese diventa per lei un percorso di (ri)scoperta personale. Questo processo di memoria e riflessione è arricchito dalla presenza di Fern, una giovane maga salvata da Heiter che diventa la sua nuova compagna di viaggio.
Fern rappresenta un’opportunità per Frieren di avvicinarsi agli umani. La dinamica tra le due maghe esplora come Frieren possa insegnare e apprendere simultaneamente, adattando la sua percezione del tempo alle esigenze umane di Fern. Questa relazione è cruciale per il viaggio emotivo di Frieren, che impara a valorizzare ogni momento passato insieme.
Questo manga, sfida le convenzioni del genere shonen. Invece di concentrarsi su un eroe in continua crescita combattiva, ci offre una protagonista che deve imparare l’importanza della sensibilità e dell’empatia. La forza di Frieren non risiede nella sua potenza magica bensì nella capacità di comprendere e connettersi con gli altri.
L’ambientazione fantasy, pur presente, non domina la narrazione. Al contrario, le avventure e le battaglie si svolgono spesso in secondo piano, lasciando spazio a situazioni quotidiane e riflessive.
Questa scelta stilistica rende “Frieren” un’opera vicina ai manga slice-of-life, dove le relazioni e i momenti di vita comune sono al centro della storia.
I personaggi di “Frieren” sono caratterizzati da una notevole profondità emotiva. Frieren stessa è una protagonista complessa, il cui sviluppo non è legato alla crescita della forza fisica ma all’evoluzione della sua comprensione ed empatia verso gli umani. Fern ,la sua allieva, non è solo una figura di supporto ma rappresenta un ponte tra il mondo degli umani e quello degli elfi, offrendo nuove prospettive e lezioni preziose.
Uno degli aspetti più affascinanti e toccanti di Frieren è la differenza di longevità tra elfi e umani. Gli elfi, con la loro vita che si estende per secoli, percepiscono il tempo in maniera radicalmente diversa dagli umani, la cui esistenza è molto più breve. Questo divario temporale è una costante che attraversa tutta la narrazione, influenzando profondamente le relazioni e le esperienze dei personaggi.
Per Frieren, dieci anni di avventure con i suoi compagni umani rappresentano una piccola frazione della sua lunga vita. Tuttavia, per gli umani come Himmel, Heiter ed Eisen, quel decennio è stato un periodo significativo (se non il più importante della loro esistenza). Questa differenza di percezione temporale porta Frieren a sottovalutare inizialmente l’importanza del tempo trascorso con i suoi amici, considerandolo solo una breve parentesi.
L’opera esplora come questa disparità influenzi le dinamiche interpersonali. Frieren, che vede scorrere i decenni come anni, deve imparare a comprendere e a rispettare il valore del tempo per gli umani. Quando torna nella capitale, cinquant’anni dopo, si trova di fronte al cambiamento inevitabile: i suoi compagni sono invecchiati, alcuni sono morti, e le loro vite sono radicalmente diverse.
La morte di Himmel è un punto di svolta per Frieren che, finalmente, realizza quanto poco conoscesse realmente i suoi compagni e quanto il tempo passato con loro fosse prezioso. Questo evento la spinge a intraprendere un viaggio di riscoperta, non solo dei luoghi visitati insieme ma anche della vera essenza delle loro relazioni.
“Frieren. Oltre la fine del viaggio” è un viaggio emotivo e filosofico che esplora la vita oltre la fine delle grandi avventure. Attraverso la lente di una protagonista elfica, Kanehito Yamada e Tsukasa Abe ci invitano a riflettere sul tempo, la memoria e l’importanza delle connessioni umane. Un’opera che, pur atipica per il genere shonen, cattura il cuore con la sua profondità e sensibilità. Una lettura indispensabile per chi cerca non solo l’avventura ma anche una meditazione sulla vita stessa.