Papaya Salad non è semplicemente una graphic novel ma una porta d’ingresso su un mondo culturalmente ricco e profondamente radicato nelle tradizioni thailandesi, raccontato attraverso gli occhi di Sompong, zio dell’autrice Elisa Macellari.
Il legame tra le radici culturali e la narrazione personale si intreccia con una maestria visiva che caratterizza l’opera, rendendola un esordio notevole per Macellari, la cui doppia eredità italo-thailandese arricchisce ogni pagina di questa storia intensa e visivamente stupefacente.
La narrazione di Papaya Salad si snoda attraverso la vita di Sompong, un uomo il cui destino è segnato da viaggi e avventure che si estendono oltre i confini della sua natia Thailandia, toccando l’Europa in tumulto durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. La storia, raccontata da un Sompong anziano durante un pranzo di famiglia, si dipana come un lungo flashback che non solo cattura gli episodi salienti della sua esistenza ma anche i cambiamenti storici e culturali di un’intera epoca. L’elemento più affascinante di questa opera è la capacità di Macellari di fondere la tradizione del racconto visivo con le tecniche narrative moderne.
La struttura del libro è innovativa: le pagine sono intervallate da ricette di Papaya Salad , che non solo fungono da metafora della miscela di culture e esperienze nella vita di Sompong, ma anche come simbolo delle radici che, nonostante le distanze e le esperienze, rimangono intrinseche e influenti.
Visivamente il libro è un trionfo. La palette di colori usata da Macellari varia da tonalità vivaci a sfumature più scure, riflettendo le fasi della vita di Sompong. Il verde brillante e l’arancio della papaya dominano le prime pagine, simboleggianti la giovinezza e l’energia, mentre tonalità più scure si insinuano man mano che la storia progredisce verso periodi più turbolenti. L’arte di Macellari è un equilibrio perfetto tra dettaglio e astrazione, dove la semplicità delle linee si combina con una ricchezza cromatica che porta le scene a vibrare di un’intensità quasi palpabile.
L’aspetto del dialogo interculturale e dell’importanza delle radici in Papaya Salad aggiunge una dimensione significativa alla trama e alla narrazione. La storia di Sompong funge da ponte tra culture e mondi diversi, offrendo una prospettiva unica sulla complessità dell’identità e delle relazioni umane.
Il dialogo interculturale emerge attraverso le esperienze di Sompong mentre naviga tra la sua terra natale, in Thailandia, e le terre straniere che visita durante la vita. Le sue esperienze in Europa durante la Seconda Guerra Mondiale, ad esempio, offrono un’opportunità di esplorare il conflitto tra culture e il modo in cui le differenze possono portare sia a comprensione sia a conflitto.
Inoltre l’importanza delle radici diventa evidente nel modo in cui Sompong naviga tra diverse culture e ambienti. Nonostante le sfide e le esperienze che affronta, le sue radici thailandesi fungono da costante ancoraggio emotivo e culturale, guidandolo attraverso momenti di incertezza e difficoltà. Questo tema offre una riflessione potente sull’importanza di mantenere un legame con le proprie radici mentre si naviga attraverso un mondo in rapida evoluzione.
Il concetto di identità e appartenenza diventa centrale nel dialogo interculturale. Sompong si trova spesso a navigare tra identità multiple essendo sia un thailandese che un viaggiatore del mondo. Questa dualità offre una riflessione profonda sul concetto di appartenenza e sul modo in cui le nostre radici influenzano la nostra identità, le nostre relazioni con gli altri.
Attraverso il dialogo interculturale e l’importanza delle radici, Papaya Salad offre una meditazione profonda sull’esperienza umana e sulla complessità delle relazioni culturali. La storia di Sompong diventa un riflesso delle sfide e delle opportunità che emergono quando ci impegniamo nel dialogo e nell’interazione tra culture diverse, offrendo al lettore una comprensione più profonda della ricchezza e della complessità del mondo che ci circonda.
Il carattere di Sompong è delineato con una cura tale che il lettore non può fare a meno di affezionarsi. La sua storia è quella di un uomo comune reso straordinario dalle circostanze, la cui vita è un tessuto di incontri casuali, decisioni coraggiose e, talvolta, fortuiti eventi. Il suo viaggio, da un’infanzia in un villaggio thailandese fino agli studi all’estero, è costellato di momenti di auto-scoperta e di crescita personale che riflettono le sfide e le opportunità di un’intera generazione.
Uno degli aspetti più toccanti della storia è il modo in cui Sompong mantiene un legame con le radici culturali nonostante le distanze e le difficoltà. Questo è magistralmente rappresentato non solo attraverso i racconti intercalati di divinità e miti thailandesi, ma anche nella costante presenza della natura — piante, animali — e il cibo, che agiscono come simboli della sua identità intrinseca.
Papaya Salad è, in definitiva, un’opera che trascende il genere della graphic novel per diventare un affresco culturale e personale, che offre al lettore un’immersione nella storia di un uomo e di un paese. Elisa Macellari ha creato un’opera che è al tempo stesso un tributo alla sua eredità e una riflessione sull’importanza delle nostre radici e su come esse informano e guidano le nostre vite, indipendentemente dalle avversità e dalle gioie che incontriamo.
Chi è Elisa Macellari?
Elisa Macellari è un’illustratrice italo-thailandese nata e cresciuta a Perugia e di base a Milano. Dopo la laurea all’Accademia di Belle Arti di Perugia, si trasferisce a Torino, dove lavora come mediatrice culturale presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. A Milano collabora come assistente e graphic designer con la galleria d’arte contemporanea Suzy Shammah. Dal 2012 è illustratrice freelance per case editrici e riviste nazionali ed estere. Tra i suoi clienti The New York Times, Women’s Health UK, Cartoon Network, Donna Moderna, Mondadori, Feltrinelli, Einaudi, Giunti, Piemme, Zanichelli, Rubbettino Editore, Il Battello a Vapore, Emme Edizioni, Edizioni BD, Gorilla Sapiens Edizioni, Plansponsor, Planadviser, Donna Magazin, viction:ary, Nobrow Press, Bandcamp, Cancer World Magazine, Spazio Mag, Voicemap, Razor & Tie Records, Langosteria, Karimoku New Standard, Woodyzoody. Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all’estero. Papaya Salad è il suo primo graphic novel.
Si ringrazia sentitamente la casa editrice per averci fornito la copia ARC per questa recensione.