Recensione Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi – Michela Murgia

Recensione Ashura's Corner Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi - Michela Murgia

È stato davvero molto difficile scrivere questa recensione dopo le ultime vicende ma mi sento in dovere – e in obbligo – di diffondere le sue parole. Mi faccio forza, faccio un lungo respiro ed eccoci qui.

È arrivato nelle librerie il nuovo capolavoro di Michela Murgia, “Tre ciotole: rituali per un anno di crisi”. Un’opera che narra una serie di racconti intrecciati, ognuno con i suoi personaggi che si trovano in una fase cruciale di trasformazione interiore. Con questo libro l’autrice si riappropria del suo talento narrativo regalando ai lettori un’esperienza coinvolgente e riflessiva.

Attraverso le pagine di questa piccola meraviglia ci immergiamo in dodici storie uniche, ciascuna narrata da una voce differente ma tutte convergenti in un affresco corale. Come suggerisce il sottotitolo, il fulcro di ogni racconto è la profonda metamorfosi che i protagonisti affrontano in momenti cruciali della loro esistenza. Tra i temi trattati emergono la pandemia, l’addio a un amore, la malattia, la gravidanza, il lutto, con ciascun personaggio che percorre il cammino attraverso un rituale personale, sfidando e attraversando la crisi. Come un cartonato di Jimin può spezzare i brutti pensieri notturni. Come l’aiuto di un amico può far tornare sui “luoghi del cuore” un animo infranto.

 

Il primo racconto “Espressione intraducibile” sembra rispecchiare l’esperienza personale dell’autrice. Attraverso una narrazione in terza persona ci viene raccontata la storia di un uomo che si confronta con la scoperta di un tumore al quarto stadio. Nel dialogo tra lui e il medico emergono riflessioni profonde sulla percezione della malattia. Ciò che colpisce è la svolta da un linguaggio bellicoso a un approccio più empatico e condiviso: la malattia non è più un nemico da distruggere bensì un compagno di viaggio nella complessità umana.

 

Questo nuovo punto di vista ci conduce verso la comprensione della nostra natura in tutta la sua sfaccettata complessità. La scrittura, anch’essa un rituale, svolge un ruolo centrale in questo contesto di cambiamento. Così come le tre ciotole del titolo, utilizzate per stabilizzare il rapporto con l’alimentazione di una protagonista in difficoltà, la scrittura diventa un rituale per comprendere, accettare e trasformare la realtà. Anche se non possiamo controllare tutto, le parole ci danno il potere di creare e riscrivere la nostra storia. 

 

La scrittura di Michela Murgia si presenta chiara e diretta senza mai scadere nella banalità. Ogni racconto è abilmente narrato dal punto di vista dei vari protagonisti creando una sfumatura sottile tra il pensiero dei personaggi e l’ironico punto di vista dell’autrice. Con maestria, Murgia ci offre una serie di spunti di riflessione, soprattutto nel modo innovativo di affrontare una malattia incurabile. Questo libro va letto più volte concedendo ai pensieri di sedimentarsi, per cogliere appieno l’ironia raffinata e il divertito approccio nei confronti della vita e del mondo contemporaneo.

 

Modi alternativi, differenti, stravaganti per scappare dalla realtà quotidiana. Da tutte quelle prigioni invisibili che ci creiamo. Da tutti i paletti che mettiamo. Dalle paure. Dalle gioie.

 

Michela, ovunque tu sia, ti abbracciamo fortissimo!

 

Ci manchi

 
 
 

Chi è Michela Murgia? 

 

Michela Murgia , intellettuale, attivista e scrittrice, è tradotta in oltre venticinque paesi, in tre continenti, e ha ricevuto numerosi premi – tra cui il Campiello, il SuperMondello e il Cavalierato delle Arti e delle Lettere del ministero della cultura francese. Dopo aver svolto diversi lavori (spesso precari) ha esordito nel 2006 con Il mondo deve sapere, che ha ispirato il film di Paolo Virzí Tutta la vita davanti. Per Einaudi ha pubblicato: Viaggio in Sardegna (2008), Accabadora (2009), Ave Mary (2011), L’incontro (2012), Chirú (2015), Futuro interiore (2016), Istruzioni per diventare fascisti (2018), Stai zitta (2021), e God Save the Queer (2022). Con Chiara Tagliaferri ha scritto Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe (Mondadori, 2019) e Morgana. L’uomo ricco sono io (Mondadori, 2021), ispirati all’omonimo podcast di culto per storielibere.fm. Ha inoltre scritto il memoir letterario L’inferno è una buona memoria (Marsilio, 2018), il libro per ragazzi Noi siamo tempesta (Salani, 2019), e i racconti che formano il romanzo Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi (Mondadori, 2023). La sua voce ha ispirato e influenzato il dibattito su temi cruciali del presente e del futuro anche attraverso programmi radiofonici e televisivi, discorsi in piazza e in libreria, innumerevoli interventi sui giornali, nelle riviste e nei social media.

 

Si ringrazia sentitamente la casa editrice per averci fornito la copia ARC per questa recensione.

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