I 20 libri a tematica LGBTQI+ consigliati da leggere per il mese del Pride 2022 [consigli]

Ciao a tuttiз Amicony, che ne dite di qualche lista di consigli svuota
salvadanaio per il mese del Pride, il mese più arcobaleno dell’anno, con una
super lista di consigli per ben 20 libri LGBTQI+!?

Come negli anni passati, quest’anno vi proponiamo una
lista di consigli a tema LGBTQI+ da leggere in questo
2022 caldissimo e pieno di ottimismo e aspettative.
Fare una selezione è impossibile, davvero, la produzione Rainbow
negli ultimi anni ha visto numeri che fino a qualche anno fa sarebbero stati
ritenuti assurdi, sia nel mondo della TV che nel cinema e, come piace a noi,
nel mondo dei libri, e direi che i limiti del Pride Month sono stati
superati alla grande nel senso che ormai tutto l’anno è un’occasione per
celebrare ma durante questo mese
noi ricordiamo il passato nelle sue forme più estreme di persecuzione e
sensibilizziamo sul presente

che è ancora ben lontano dall’essere ideale.
 
Ma basta parlare di cose serie, parliamo di colori…
 
 

Ho già una wishlist di libri infinita, perché aggiungere
altro?! 

 

Beh, la risposta a questa domanda è chiara: perché non c’è mai limite
alle wishlist di libri!

 

Porsi un limite ai desideri, ai sogni e alle speranze è come morire
lentamente, come se una farfalla decidesse di tagliarsi le ali per paura di
non essere abbastanza colorata.
 
E quindi aggiungiamo i colori dell’arcobaleno! 

Ecco allora una lista che ho stilato di 20 libri LGBTQ+ da scoprire e
leggere per il
Pride Month di quest’anno, divisi per genere.

Narrativa fantasy:


Qualcosa di T.J. Klune.

Che ve ne parlo a fare? Ormai conosciutissimo da noi con tanti dei suoi
migliori successi.
Ne abbiamo parlato
QUI riguardo Wolfsong, il primo capitolo di una saga fantasy che parla di lupi mannari
originale e davvero avvincente!
Ma vi propongo un altro paio di cosette che abbiamo ultimamente:

 

 

Quando un mietitore va a prenderlo al suo stesso funerale, Wallace comincia
a sospettare di essere morto. E quando Hugo, il proprietario di una
singolare sala da tè, si offre di aiutarlo ad “attraversare”, Wallace
capisce che, sì, deve proprio essere morto. Ma Wallace non si rassegna ad
abbandonare una vita che sente di avere a malapena attraversato ed è deciso
a vivere fino in fondo anche un piccolo scampolo, anche una breve parentesi
di esistenza che, se vissuta pienamente, può farsi intera.
 
Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia
Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è
assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi
istituti in modo da proteggere quelli “normali”, siano ben accuditi. La
vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una
casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi
in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato
nell’ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito
inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un’isola remota, Marsyas, e
stabilire se l’orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i
requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull’isola, Linus si
rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi
da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico
tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi
affabili nasconde un terribile segreto. Un’incantevole storia d’amore
ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa
significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole.
E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua
volta.
 
Bear McKenna non ha ancora diciotto anni quando la madre lo abbandona per
rifarsi una vita con un altro uomo. Gli lascia un centinaio di dollari e
Tyson, detto Kid, il fratellino di appena sei anni. Bear rinuncia a tutto
per prendersi cura di lui. Passano tre anni, i due se la cavano, ma Bear
deve rassegnarsi a condurre una vita quasi solitaria. Fino al ritorno di
Otter. Otter è il fratello maggiore del suo migliore amico. Il loro
rapporto va avanti tra alti e bassi, tra cose non dette e incomprensioni.
Ma stavolta sono costretti ad ammettere la natura del sentimento che li
unisce. Per Bear la cosa più importante resta il benessere del fratellino.
Non può permettersi le complicazioni di un legame sentimentale. Ma non
merita anche lui qualcosa di più al mondo? Non merita anche lui di avere
qualcuno al suo fianco?

Ox aveva dodici anni quando suo padre gli disse che non valeva niente e
che la gente non lo avrebbe mai compreso. Poi andò via. Ox aveva sedici
anni quando incontrò un ragazzo che parlava, parlava e parlava. In seguito
scoprì che quel ragazzo non aveva aperto bocca per quasi due anni prima di
quel giorno. Ox aveva diciassette anni quando scoprì il segreto del
ragazzo e il mondo attorno a lui si dipinse di rosso, arancione e viola,
di alfa, beta e omega. Ox aveva ventitré anni quando la morte arrivò in
città, scavandogli un vuoto nella testa e nel cuore. Il ragazzo rincorse
il mostro con lo sguardo assetato di vendetta, lasciando Ox a raccogliere
i cocci. Sono trascorsi tre anni da quel fatidico giorno… e il ragazzo è
tornato. Ma ora quel ragazzo è un uomo e Ox non può più ignorare il canto
che ulula tra di loro.
Cemetery Boys di Aiden Thomas ci porta a leggere di cultura Latina
e approfondimento di temi come l’accettazione della propria sessualità, la
colonizzazione e il razzismo all’interno di istituzioni autorevoli con un
uso spropositato di schwa.
Yadriel ha evocato uno spirito, e ora non riesce più a liberarsene.
Yadriel è un ragazzo trans, ma i suoi – una famiglia latinx molto
tradizionalista – faticano ad accettarlo. Lui, però, è determinato a
dimostrare loro di essere un vero brujo e con l’aiuto di Maritza, sua
cugina nonché migliore amica, decide di celebrare da solo il rituale dei
quinces, ritrovare il fantasma di suo cugino Miguel, morto assassinato, e
liberarlo nell’aldilà. Ma il fantasma che evoca è quello di Julian Diaz,
il bello e dannato della scuola, il quale non ha alcuna intenzione di
tornarsene buono buono tra i morti. Anzi è ben deciso a scoprire cosa gli
è successo e a chiarire alcune questioni lasciate in sospeso. Yadriel, che
d’altronde non ha molta scelta, accetta di aiutare Julian, in modo che
entrambi possano ottenere ciò che desiderano. Solo che, più tempo passa
con lui, meno ha voglia di lasciarlo andare…
Un fantasy tutto italiano ci racconta le vicende che ruotano
attorno a Fati, un magico sirenide in un mondo del futuro dove tutto non
è come sembra.
Ne ho parlato diffusamente QUI ed è uno dei titoli della lista che vi straconsiglio!
Per sfuggire al massacro del suo popolo, il sireneide Fati cerca
rifugio in un peschereccio, ma viene venduto a Ismael, lo spietato
proprietario del Circo del Mare. In fuga dal passato, catapultato in
un presente ancora peggiore, deciso a scappare e trasformato
nell’attrazione principale del circo, Fati si ritrova invischiato in
una società che non conosce, quella umana, fatta di maschere e
sottintesi, e quando un efferato delitto si consuma fra gli artisti,
la possibilità di fuggire e tornare negli abissi gli si presenta, ma
inizia a chiedersi se sia ciò che vuole davvero. Possibile debba
scendere a patti proprio con Ismael e collaborare per scoprire il
colpevole? Una cosa è certa: l’assassino non può essere la Bestia,
nonostante tutto sembri ricondursi a lui. Fati sa che è innocente e
intende dimostrarlo, ma ecco che gli abitanti del circo iniziano a
sparire misteriosamente.
Riuscirà a risolvere questo enigma e a salvare tutti quanti?

 


Una grandiosa novità in arrivo in Italia, una nuova serie

dell’enigmaticǝ Jordan L. Hawk che, dopo averci fatto sognare con
la saga di Widdershins ormai conclusa (trovate qualcosa QUI) ci catapulta in una nuova, appassionante, serie magica e
avventurosa!

Il poliziotto newyorkese Tom Halloran è un uomo dal passato tormentato.
Se qualcuno avesse scoperto che una volta faceva parte della banda dei
tunnel del famigerato O’Connel, avrebbe trascorso il resto della sua
vita dietro le sbarre. Ma il suo segreto viene minacciato quando un
terribile omicidio avviene mentre lui è di ronda, e sembra causato dalla
stessa antica magia che ha ucciso la sua gang.
Il mutaforma gatto Cicero è determinato a indagare sulla scomparsa di un
amico e sulla morte di un altro, anche se nessuno crede che i due casi
siano collegati. Quando gli indizi delle sue indagini si intersecano con
quelle di Tom, il bohemien Cicero riconosce all’istante il rozzo agente
irlandese come il suo stregone. Anche se sono del tutto inadeguati l’uno
per l’altro, Cicero non ha altra scelta che lavorare con Tom… il tutto
mentre combatte la passione che gli monta dentro.
Tom sa che accettare Cicero come famiglio porterà solo allo scoprirsi e
quindi al disastro. Eppure, mentre il fuoco tra loro brucia, il
desiderio che prova verso l’altro rischia di superare qualsiasi
obiezione razionale contro un eventuale coinvolgimento.
Ma quando le loro indagini riveleranno una cospirazione che minaccia
l’intera New York, Tom dovrà compiere la scelta più difficile della sua
vita: proseguire nella menzogna e cedere al volere del suo cuore, o
confessare la verità e sacrificare tutto.

 



Narrativa romantica:

 

 

Dalla penna di Casey McQuiston, autrice del conosciutissimo Rosso, bianco & sangue blu, nasce Ancora una fermata, una queer rom-com piena di humor e riferimenti alla cultura pop.

August Landry ha ventitré anni e ha trascorso gli ultimi cinque
spostandosi da una città – e università – a un’altra. Cinica e
disincantata, non si fida di nessuno e porta sempre con sé un coltellino
svizzero perché, come le ha insegnato sua madre, “è meglio non farsi
cogliere impreparate”. Quando decide di trasferirsi a New York, non ha
grandi aspettative. Dopotutto è cresciuta pensando che non ci sia alcuna
“magia” nella vita, che le storie d’amore tanto celebrate nei film non
esistano e, soprattutto, che possiamo contare solo su noi stessi perché,
in fondo, siamo soli al mondo. Mai e poi mai potrebbe immaginare che
proprio nei suoi eccentrici coinquilini troverà la famiglia che le è
sempre mancata e un posto da poter finalmente chiamare casa. E,
soprattutto, che i suoi viaggi quotidiani in metropolitana diventeranno
qualcosa di eccitante. Chi poteva pensare, infatti, che nella sua vita
sarebbe piombata lei, Jane, la ragazza con la giacca di pelle nera che
August incontra ogni volta che prende la linea Q. Jane, la parte migliore
della sua giornata. Sarebbe davvero tutto perfetto se non fosse che la
ragazza sembra incapace di scendere, da quel vagone della metro. Ma August
non è una che si arrende facilmente e farà di tutto, compreso ciò che del
suo passato aveva cercato di lasciarsi alle spalle, pur di “salvarla”. E
forse salvare anche se stessa imparando che, alla fine, vale la pena
iniziare a credere in qualcosa. E negli altri.

Narrativa generale: 

 

 

Kacen Callender
un romanzo d’esordio sulla scoperta e accettazione di sé, in ricerca di
risposte alle domande sulla transizione
ma soprattutto sull’amore.
Felix Love, nonostante il nome, non si è mai innamorato. E si rende
dolorosamente conto dell’ironia della cosa. Vorrebbe tanto sapere cosa
si prova, e soprattutto perché quello che sembra così facile per tutti,
per lui non lo è. Come se non bastasse, anche se è orgoglioso della
propria identità, Felix – una persona nera, queer e transgender – teme
segretamente che la sua esistenza all’incrocio fra più marginalizzazioni
gli impedisca di conquistarsi un lieto fine tutto suo. Quando un anonimo
studente inizia a tormentarlo, dapprima diffondendo il suo vecchio nome
e alcune sue foto precedenti alla transizione, poi inviandogli messaggi
transfobici, Felix progetta una vendetta. Quello che non immagina è che
tutto ciò lo farà finire dritto dritto in un quasi-triangolo amoroso. E
mentre impara a districarsi tra i propri sentimenti incasinati, Felix
intraprende un viaggio che lo porterà a ridefinire il rapporto più
importante: quello con se stesso.

 
 
Una copertina bella in modo disarmante quella che accompagna il libro di
Malinda Lo che parla dell’amore tra donne in un contesto americano, nella
comunità cinese, nel pieno degli anni 50.
Lily Hu ha diciassette anni e non ricorda esattamente quando sia nata in
lei ‘la domanda’. Ma di sicuro la risposta l’ha trovata insieme a Kathleen
Miller sotto l’insegna al neon del Telegraph Club, un locale per lesbiche.
L’America del 1954, però, non è un luogo sicuro per due ragazze che si
amano, soprattutto a Chinatown. La paranoia del maccartismo investe tutti,
soprattutto i cittadini cinesi americani come la famiglia di Lily:
nonostante il padre si sia duramente guadagnato la cittadinanza negli
Stati Uniti, infatti, il rischio della deportazione è ancora alto. Ma Lily
e Kath sono disposte a rischiare tutto purché il loro amore fiorisca alla
luce del giorno.

Dentro e fuori dal ring seguiamo la vita di Emile che, in un mondo di
maschi vive la vita del macho sportivo di giorno e del frequentatore di
bar gay di notte
, moralmente condannato dalla società dell’epoca che ci
lascia una frase di grandissimo impatto: “
Ho ucciso un uomo e mi hanno perdonato ho amato un uomo e mi hanno
condannato
“.

 

Il 24 marzo 1962 Emile Griffith salì sul ring al Madison Square Garden per difendere il titolo mondiale dei pesi welter contro Benny Paret. Era pieno di rabbia. Prima del match, lo sfidante cubano aveva apostrofato Griffith come un “frocio”. Nel mondo maschilista della boxe non esiste insulto più grande. In un momento in cui l’omosessualità era illegale e ufficialmente classificata come una grave malattia mentale, l’insinuazione di Paret avrebbe potuto avere conseguenze pericolose per Griffith. Il combattimento fu feroce e Griffith sferrò il colpo del KO così duramente che Paret perse i sensi. Il pugile cubano non si riprese più e purtroppo morì poco dopo, lasciando Griffith ossessionato dalla sua morte. Ciononostante il grande pugile non si ritirò dal mondo della boxe e nel corso della sua ventennale carriera conquistò altre cinque volte il titolo di campione del mondo. I suoi suoi tre incontri con Nino Benvenuti hanno un posto d’onore nella storia leggendaria di questo sport. Scritto in una prosa elegante e avvincente da Donald McRae, In un mondo di maschi racconta la storia indimenticabile e profondamente commovente di Emile Griffith dentro e fuori dal ring. Una storia vera resa edificante dal suo coraggio sul ring, dal suo umorismo e dalla sua audacia nella vita quotidiana. Sportivo di giorno e frequentatore di bar gay di notte, moralmente condannato dalla società dell’epoca, quello di Griffith è il racconto di uno sportivo che rifiuta di nascondersi e che celebra il trionfo della verità sul pregiudizio.
 

 

 
I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, meteore, comete, ma in questo romanzo “minori” sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Desiderio che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Come accade al protagonista, che all’inizio della storia ha vent’anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è sicuro, vuole andarsene da Rozzano, percorrere in senso inverso i tre chilometri e mezzo di via dei Missaglia, lasciarsi alle spalle l’insignificanza e la marginalità e appartenere per sempre alla città, dove spera di trovare anche l’amore, che sin dall’adolescenza insegue senza fortuna, invaghendosi di ragazzi tanto belli quanto sfuggenti. In una Milano ibrida e violenta, grottesca e straripante – che sembra tradire le promesse di quiete e liberazione immaginate da lontano –, il protagonista dovrà fare i conti con le derive del desiderio, provando a capire quale sia il suo posto nell’ordine geografico ed emotivo di questi anni irradiati di cortocircuiti tra reale e virtuale, tra immagine ed esperienza incarnata. Quando inizia una relazione con un ragazzo più giovane di lui e bellissimo, si sente finalmente dentro il cono di luce dorata della felicità: ama, ed è corrisposto. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l’amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo. Partendo da una attitudine rigorosa, analitica, fenomenologica nei confronti del reale, Bazzi trova sintesi espressive illuminanti e restituisce tutta la potenzialità estetica latente in ogni nostro gesto e manifestazione, disegnando un percorso di formazione ricchissimo e ultracontemporaneo.

Graphic novel: 
 
Non metto bocca nel coloratissio e fantastico mondo di graphic novel, manga e fumetti perchè è dominio incontrastato della mia dolceamara metà bloggosa, ma una seconda citazione ad un approfondimento di Aldo che ne aveva parlato QUI è necessaria e per questo non posso esimermi dal parlare del grande successo di Alice debuttato con grandissimo successo su Netflix.

 
Charlie e Nick frequentano la stessa scuola ma non si sono mai incontrati… fino al giorno in cui si trovano seduti l’uno accanto all’altro. Diventano subito amici. Anzi di più. Charlie si innamora perdutamente di Nick, anche se pensa di non avere alcuna possibilità. Ma l’amore è sempre sorprendente, e anche Nick si scopre attratto da Charlie. Molto più di quanto entrambi potessero immaginare.

 

Fantascienza:

Non sto a ripetere per l’ennesima volta il mio amore per questa meravigliosa casa editrice e le perosone che la rendono viva e colorata, ma non posso esimermi dal presentarvi due lavori che hanno portato in Italia con grandissimo prestigio e grande soddisfazione da parte del pubblico.
Dai ragazzi di Zona42 per questo Pride Month propongo:
 
Presenta ai lettori i migliori racconti di Sam J. Miller scelti dall’autore stesso. Che si muovano nei territori della fantascienza, dell’orrore o del fantastico tout court, i racconti di Sam J. Miller riflettono il caleidoscopico mondo circostante osservandolo da un punto di vista spesso marginale, sempre appassionato e profondamente consapevole. In queste storie capiterà di incontrare dinosauri in gabbia e case infestate, si ritornerà a Qaanaaq (la città dell’orca dell’omonimo romanzo) e ci si sposterà nel tempo fino alla Russia rivoluzionaria o nelle strade della rivolta di Stonewall. Si esploreranno gioia, tristezza e rabbia, ci si innamorerà e si cercherà umanità e bellezza, ovunque. Molti dei racconti presenti nel volume sono stati selezionati in più di quindici raccolte antologiche della migliore produzione dell’anno e sono risultati vincitori o finalisti dei più prestigiosi premi dedicati alla letteratura d’immaginazione (Nebula, Shirley Jackson, World Fantasy, Sturgeon Memorial). Ad arricchire il testo le immagini di Anna Seghedoni.
Parliamo di “un testo capace di mettere in discussione temi tristemente non-così-futuristici quali utilitarismo di sesso, genere, identità come assoggettati al potere, uso improprio dell’intelligenza artificiale, cambiamento climatico, militarizzazione dei corpi e delle menti, medicalizzazione a servizio dell’imperialismo, espansione colonizzatrice capitalistica; la consistenza del risultato è tale che dalle crepe del testo si possa generare, ancora, nuova letteratura.” (dalla postfazione di Marzia D’Amico). Pubblicato in origine col titolo “Mi identifico sessualmente come elicottero d’attacco”, meme della destra omofoba americana, questo racconto di Isabel Fall è diventato un caso editoriale negli Stati Uniti. Prefazione di Antonia Caruso.
 

Horror, Thriller:

Purtroppo non è che in Italia i cataloghi pullulino di testi horror con personaggi o tematiche a noi care, ma ne propongo uno che sicuramente sta avendo un discreto successo e che merita di essere annoverato in questa lista.
 
Eric, Andrew e la loro adorata bambina di sette anni, Wen, stanno trascorrendo una vacanza in un cottage isolato in mezzo ai boschi del New Hampshire, sulla riva di un lago, lontano dal caos e dal chiasso della vita metropolitana, senza Internet e cellulari: un angolo di paradiso in cui regnano il silenzio e la serenità. Ma in una mattina di sole il sogno si trasforma in un incubo quando dal bosco emergono quattro sconosciuti. Leonard, un uomo gigantesco dai modi gentili e il sorriso caloroso, e i suoi tre compagni brandiscono armi inquietanti e spaventose e sono lì per portare a Eric, Andrew e Wen un messaggio ancora più inquietante e spaventoso. Mentre la famigliola si barrica in casa cercando un modo per chiedere aiuto, diventa sempre più chiaro che i quattro non se ne andranno finché non avranno ottenuto ciò per cui sono lì, una scelta impossibile, un sacrificio terribile. Nelle ore che seguono, in un crescendo di presagi apocalittici, paranoia, follia, orrore e rituali di sangue, la piccola casa alla fine del mondo diventa il cuore dell’universo, il luogo in cui si deciderà il destino di una famiglia e, forse, di tutta l’umanità.

 
 
Un thriller che è anche un po’ horror e che è anche un po’ distopico.

 

In lingua perchè credo non arriverà mai da noi.
E, si, la copertina è quello che pensate.
Beth and Fran spend their days traveling the ravaged New England coast, hunting feral men and harvesting their organs in a gruesome effort to ensure they’ll never face the same fate.
Robbie lives by his gun and one hard-learned motto: other people aren’t safe.
After a brutal accident entwines the three of them, this found family of survivors must navigate murderous TERFs, a sociopathic billionaire bunker brat, and awkward relationship dynamics—all while outrunning packs of feral men, and their own demons.



Guida di viaggio:

 

 

 

Un amico un giorno mi ha portato in Marocco.
Mi ha regalato un viaggio bellissimo, mi ha mostrato i luoghi in cui era stato, le persone che aveva conosciuto e ha condiviso con me i suoi pensieri e le riflessioni che questo viaggio in una terra per certi versi aliena a noi gli ha stimolato.
Per questo non perdetevi Marocco senza veli di Flavio Ciabattoni.
Oggi propone un viaggio in una delle più antiche roccaforti dell’umanità per farci conoscere il magico e misterioso mondo dei faraoni.
 
Egitto tra le Dita è il secondo episodio di una collana di racconti di viaggio attraverso cui Flavio descrive la sua esperienza di viaggiatore nei paesi arabo-musulmani che circondano il Mediterraneo. Cole di sudore sulle tempie, il sole rovente che arrostisce la pelle, il ronzio delle mosche fastidiose e il trambusto dei bazar si mescolano e si fondono con Ramses II, Alessandro Magno, Cleopatra, le donne egiziane, la comunità LGBT, i millennial pieni di speranza, i copti, i sufi, i nubiani, i beduini: un libro per dissezionare l’Egitto in un chiaroscuro allo stesso tempo sublime e spaventoso. Il lettore viene così trasportato in un doppio viaggio: un’avventura fatta di suoni e colori vivissimi, lingue arcaiche, sapori speziati, tradizioni antiche, usi e costumi esotici; e un’introspezione che fa la spola tra la solitudine del dubbio, i fantasmi delle Primavere Arabe e quelle terre di nessuno che si nascondono all’intersezione delle radici greche, arabe e latine.
Radici fluide, come le acque del Mediterraneo.

 

Saggistica:

Alessandro Zan è diventato uno dei politici più noti di questa legislatura. È, infatti, il relatore del disegno di legge che porta il suo nome, una proposta che sta agitando come poche volte nella storia repubblicana recente, un dibattito e una partecipazione forte sia dentro che fuori il Parlamento. Questo libro è molte cose insieme: un racconto autobiografico intimo e privato in cui l’autore condivide con il lettore il suo percorso faticoso ma consapevole di militante Lgbt, dagli inizi nella piccola provincia padovana fino ai banchi della Camera dei deputati. Ma non solo: Alessandro Zan spiega le necessità di una legge che combatta l’odio, l’omotransfobia, la misoginia, l’abilismo. Denuncia l’approccio eteronormativo del diritto, il patriarcato nelle sue molteplici e inconsce forme di dominio. Infine racconta quelli che sono i sostenitori del Ddl e gli oppositori più accaniti e mascherati. Partendo, però, da un presupposto chiaro: questa è una legge a tutela di tutti. Per amare chi si vuole, senza paura. Per essere se stessi, senza nascondersi. “Senza paura” è il grido gioioso e determinato di un Paese che vuole cambiare davvero, per uscire dal bigottismo e somigliare sempre di più ai Paesi più avanzati in tema di diritti civili.

Nota Il libro è di tipo “rough cut” o “edge deckle”, il che significa che le pagine non sono tagliati in modo uniforme, per un design originale. I giornali e i media parlano solo di temi politicamente corretti. Non si può scherzare più su nulla. Se usi espressioni come “signore e signori” vieni accusato di non essere inclusivo. La famiglia è quella composta da madre e padre, basta con la lobby gay! Viviamo in una dittatura del pensiero unico e nessuno lo dice.» È davvero così? Ogni volta che in Italia si prova a fare un passo avanti nel campo dei diritti civili o si lotta per la difesa o l’empowerment di quelle che definiamo minoranze, qualcuno immediatamente protesta «Ma non ci sono cose più importanti?». La retorica del «ci sono cose più importanti» negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza, la risposta prediletta in ogni dibattito. Ed è proprio seguendo questa logica che molte battaglie vengono messe in secondo piano, perché, appunto, c’è sempre qualcosa di «più importante». E così il fine vita, il diritto all’adozione o alla genitorialità di persone single o non sposate, i diritti delle persone LGBTQIA+, lo ius soli, la parità fra uomini e donne scivolano lontani nell’agenda delle priorità. Nel frattempo, però, le «cose importanti» non sono comunque successe. L’Italia è al quarantunesimo posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa, siamo penultimi per tasso di occupazione in Europa. In questo libro, Cathy La Torre disegna la mappa di un viaggio nei diritti che non possono più attendere. Attraverso esempi concreti, racconta come altrove hanno fatto, spesso a costo zero, quello che in Italia ancora si rimanda. Un prontuario gentile che vi permetterà di avere sempre una risposta pronta e fondata all’annosa domanda «Ma non ci sono cose più importanti?».

Importante è conoscere, importante è ricordare.

 

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