Sotto alcuni punti di vista mi reputo una persona molto particolare e insolita che con il tempo ha dato importanza agli eventi improvvisi, a tutto ciò che accade senza darti il preavviso e ti regala un’emozione.
Li ho sempre interpretati come piccoli segni del destino che devono essere colti immeritamente e seguiti.
Il graphic novel di oggi non era nella “scaletta” personale, sia per le letture sia per essere recensito ma è arrivato in modo tanto inaspettato che meritava un pass preferenziale.
Cosa è successo?
Poche ore prima di leggerlo ho parlato con una persona che stava vivendo la stessa situazione della
protagonista. Mi sono sentito quasi in dovere ad iniziare questo “viaggio” e scoprire qualcosa che fino a oggi ignoravo completamente.
Leila trascorre le giornate nel suo monolocale in periferia, rassegnata ad un mondo dai toni seppia e dal cibo poco appetitoso. Perché da due anni Leila non vede più i colori, ma una sera viene tutto stravolto dall’incontro con Luca, il fattorino della pizzeria, che la ragazza vede completamente arancione. Tra vecchi ricordi, nuovi amici e concerti rock, Leila inizia la sua ricerca per capire il motivo dietro queste improvvise esplosioni di colore. Cosa lo rende possibile? È solo immaginazione o la conseguenza di un’operazione? Forse c’è altro.
tramonto in tutto il suo splendore?
“Colori invisibili” racconta la storia di Leila la cui vita, da due anni, è totalmente monocromatica.
A seguito di un grave problema neurologico, il suo cervello non riesce più a distinguere i colori.
Tutto è grigio e spento. Tutto ha lo stesso colore: una deliziosa pizza, un tramonto o qualsiasi altra persona.
Qui scopriremo questo terribile mostro che si chiama Acromatopsia, questa presenza incombente che non permette più a Leila di avere una vita come tutti noi, che non le permette di poter inseguire il proprio sogno ed essere felice.
Una sera, in particolare, dopo una lunga giornata pesante e faticosa, vede il fattorino della pizza completamente arancione; un episodio che sconvolge totalmente la ragazza.
Non riesce a credere che dopo tanto tempo abbia visto un colore e, con l’aiuto della sua migliore amica, vanno alla ricerca del “fattorino arancione”.
Parte da qui “Colori invisibili”, la storia di Leila tra serate con amici, serate rock e la ricerca di sé stessa.
Il grande punto di forza della storia è soprattutto la colorazione.
Avremo due tipologie d’approccio visivo: il primo colorato e vivace, l’altro completamente grigio.
L’approccio colorato è rappresentato dalla storia sotto il punto di vista degli amici o dei ricordi di Leila, mentre il secondo è il mondo visto con i suoi occhi.
“Colori invisibili” è un’incredibile storia emozionante e spettacolare che pone l’attenzione su un problema che non tutti conoscono; e lo fa con un tatto e una delicatezza inaudita.
Ci troviamo dinnanzi a un titolo fortemente empatico che sin dalle primissime pagine riesce a creare un fortissimo legame col lettore, catapultandolo in un mondo ignoto e inesplorato.
Ancora una volta, gli affetti e i legami sono la chiave per poter sopravvivere a tutto.
Ancora una volta, l’amore e l’amicizia sono le soluzioni a ogni problema o difficoltà.
Ancora una volta, la Prospero’s Books si dimostra una collana versatile, matura e sbalorditiva, straordinaria.
Ogni singola uscita riesce a stregare il lettore sotto ogni punto di vista, portando gran parte delle volte tematiche e situazioni non sempre semplici e linea
Chi è Sabrina Gabrielli?
Sabrina Gabrielli è un’illustratrice, designer e poster artist di livello internazionale. Dopo una carriera iniziale come product designer ha deciso di seguire la sua passione più grande, l’illustrazione. Espone in diverse location nazionali e internazionali tra cui il Flatstock di Barcellona e il Reeperbahn Festival di Amburgo.
Si ringrazia sentitamente la casa editrice per averci fornito la copia ARC per questa recensione.