Ormai abbiamo cominciato a conoscere Tim Curran come uno scrittore con cui non si scherza, un tizio coi controtutti pronto a mostrare ciò che di più terribile può nascondersi nella mente umana coi suoi deliri da folle.
Con Skin Medicine ci spostiamo un pochino dal seminato a cui Tim ci stava abituando ed entriamo nella consuetudine di un libro, tra le dovute virgolette, normale.
Un horror con ambientazione storica magistralmente giostrato tra il thriller dalle tinte dark, l’horror sovrannaturale e il romanzo storico con il far west come setting principale.
Ma andiamo con ordine.
Skin Medicine è il figlio bastardo dell’unione sotto una cattiva stella tra un Louis Lamour fulminato e un Bentley Little strafatto. È divertente nello stile di classici cinematografici sopra le righe come Re-Animator, Dog Soldiers e Tremors. (Steve Vernon – Horrorworld)
Skin Medicine è una corsa sfrenata nella Frontiera Oscura. (Randy Chandler – Autore di Bad Juju)
Un male indicibile sta perseguitando i Territori.
Veterano della Guerra Civile e cacciatore di taglie, Tyler Cabe sta dando la caccia a uno spietato assassino, ma si troverà ad affrontare qualcosa che va oltre l’immaginazione di ogni uomo vivente.
Puro western, puro horror.
Un intreccio complesso e continuo che quasi confonde il lettore e mescola tra loro trame apparentemente divergenti che si uniscono solo per farti sbattere con la faccia sul polveroso terreno con una Colt puntata addosso.
Tyler Cabe, un veterano della Guerra civile reinventatosi cacciatore di taglie, sta dando la caccia a un uomo soprannominato lo Strangolatore di Sin City, noto per la scientifica metodicità con cui uccide le sue vittime, prostitute che strangola e che seziona chirurgicamente in modo maniacale, quasi ritualistico nella sua atrocità.
Se questo dettaglio del personaggio vi ricorda qualcosa, tranquilli, ci avete preso alla grande.
Le tracce lo conducono a Whisper Lake, una delle floride cittadine minerarie che hanno infiammato il vecchio West, portando a colonizzare quella parte di territorio per lo più ancora in mano ai nativi e quegli insediamenti sparsi che, come era uso al tempo, erano i resti fumanti di città, villaggi e accampamenti che si lasciavano alle spalle le compagnie minerarie quando gli affari andavano a rotoli e si doveva ricominciare da un’altra parte.
Il nostro povero Cabe sicuramente si aspettava di tutto, ormai nulla potrebbe scuotere un uomo tutto d’un pezzo come lui che ha vissuto le peggiori atrocità della Guerra da poco finita con la sconfitta della sua fazione, ma niente lo avrebbe mai preparato al faccia a faccia con lo sceriffo della città, Jackson Dirker: tra questi due hanno una storia, un segreto fatto di sangue e promesse di vendetta a denti stretti.
I due sono stati ai lati opposti della vecchia guerra tra la Confederazione del Sud e l’Unione del Nord, e un trattato di pace non ha il potere di spegnere gli incendi indomabili accesi dalle dichiarazioni di guerra.
Accanto a questa trama c’è un carro che corre di notte, trasporta un morto in una bara, un pericoloso criminale si dice.
Gli uomini sul carro sono sicuri che qualcosa là dietro si sia mosso, hanno sentito dei rumori, qualcosa è successo, ma nella corsa nella notte sono seguiti da minacciosi indiani che non promettono niente di buono.
E poi la questione delle città abitate dai Mormoni vicine, dei Vigilanti che sono mossi da intenzioni tutt’altro che cristiane e una banda di predoni che massacrano senza remore chiunque intralci i loro passi, guidati da una forza malefica, terribile, disumana ed ancestrale.
E poi ci sono i racconti del vecchio indiano, c’è un lunghissimo flashback di un uomo molto cattivo la cui unica colpa è stata quella di nascere, e ancora tanti uomini cattivi che rendono un mondo fatto di sudore e sangue, un Inferno.
Le cose stanno per esplodere a Whisper Lake e nelle città di Redenzione e Liberazione.
Succedono molte cose in Skin Medicine.
Si ha l’impressione che ne succedano fin troppe, in effetti.
Ci sono alcuni momenti in cui la trama si intreccia al punto che si fatica a seguire il corso degli eventi, tuttavia fa parte del gioco creato dall’autore per condurre il lettore a diversi colpi di scena che si diramano lungo tutto il libro lasciando al lettore di speculare su quanto deve avvenire e tirare conclusioni e previsioni che per lo più si riveleranno disattese da nuovi colpi di scena e plot twist.
Si passa molto spesso da una storyline all’altra con sequenze di flashback piuttosto lunghe e si prosegue con la trama principale con una velocità adeguata alle scene che si susseguono.
I personaggi sono tutti uno migliore dell’altro, caratterizzati con cura e dettaglio, integrati nel clima del periodo storico in cui le loro vite sono ambientate e, vabbeh, gli anni e i luoghi di cui parliamo non erano certo un eden di integrazione e comprensione.
Odierete alcuni di loro dal più profondo del cuore, altri li amerete, ovvio, e qualcuno vi farà cambiare opinione così tante volte che non ricorderete più da che parte eravate nei suoi confronti.
Il clima di confusione e narrazione serrata, brutale e diretta di Curran si tende ad un finale pieno di azione, seguiti da creature infernali e mostri disumani (e alcuni decisamente parecchio umani).
La storia è complessissima e svolge, come già detto, diverse trame, tanto che servirebbe una guida in appendice per seguire correttamente tutto, ma non lasciatevi ingannare dallo stordimento iniziale, se non pensate di star capendo quello che state leggendo, perché tutto verrà rivelato e quasi nulla resterà senza risposta.
Nemmeno l’identità del serial killer più famoso di tutti i tempi.
Consigliato, assolutamente, anche a chi non è poi così avvezzo all’horror crudo e brutale di Curran perché questo libro è anche denso di storia vera, trasuda di amore per il vecchio west e per la storia americana, per l’anima delle persone che han vissuto quegli anni terribili, per chi è morto combattendo per un ideale, per i nativi strappati senza scuse dalle loro terre, per chi voleva crearsi una vita o darne una migliore alla propria famiglia.
Tutti protagonisti di eventi terribili e di sofferenze indicibili ma che hanno inevitabilmente segnato l’inizio degli Stati Uniti d’America per come li conosciamo oggi.
Chi è Tim Curran?
Tim Curran è un autore americano, vive nel Michigan con la moglie e i tre figli. Appassionato di horror fin da ragazzo, è un autore di genere molto prolifico. Recentemente i suoi romanzi sono stati pubblicati in Italia, Germania e Giappone.