Non so voi, ma personalmente ho un rapporto molto particolare con i crossover. È il classico rapporto basato su odio e amore, che ogni volta mi porta ansie e ship impossibili. Il mio stato mentale oscilla tra un “Oddio, non vedo l’ora di leggerlo!” e un “Oddio, ho una paura incredibile, cosa succederà?”
Innanzitutto, cosa sono i crossover? Perché nascono?
I crossover, nel contesto letterario, sono storie che nascono dall’unione di più vicende distanti tra loro, ma legate da un filo conduttore, come lo stesso autore o alcune tematiche, problematiche e situazioni particolari. Le vite di diversi personaggi si incrociano per la prima volta, dando vita a una storia unica nel suo genere. Un nuovo modo per sorprendere il lettore e farlo affezionare ai protagonisti più amati e apprezzati. Nascono, quindi, come tributi, omaggi e regali a tutti i fan che amano incondizionatamente determinate opere e personaggi.
Personalmente, penso che i crossover siano un po’ delle armi a doppio taglio: da una parte possono sorprendere il lettore in modo incredibile, ma dall’altra possono deluderlo. Il lettore si crea delle grandissime aspettative e può rischiare di essere profondamente deluso, soprattutto quando si fondono titoli che ci sono cari, che ci hanno colpito nel profondo e che sentiamo nostri.
Con queste premesse e aspettative, potete immaginare come mi sono sentito quando fu annunciato Cinque Anni, il nuovo crossover di Terry Moore, edito Bao Publishing, che vede come protagoniste tutte le donne più carismatiche e importanti delle sue storie. Parliamo di Terry Moore, uno dei miei autori preferiti, il creatore e la mente di una delle storie più belle mai lette: Strangers in Paradise, Echo, Motor Girl e Rachel Rising.
Di solito, Terry Moore è capace di raccontare periodi molto brevi di tempo, rendendoli indimenticabili dal punto di vista emotivo. Nel suo ultimo lavoro, invece, riunisce i cast di tutte le sue serie (Strangers in Paradise, Echo, Rachel Rising, Motor Girl, tutte edite da BAO) per affrontare una minaccia terribile: il mondo ha cinque anni per impedire che la madre di tutte le bombe venga attivata e distrugga l’universo. Una trama da techno-thriller che non dimentica l’umanità dei protagonisti.
Prima di parlarvi della trama, facciamo un piccolo passo indietro. Molti di voi si staranno chiedendo:
“È possibile approcciarsi a questo graphic novel senza aver letto i titoli di appartenenza?”
“Non conosco nulla di Terry Moore, leggendo questo volume rimarrò folgorato?”
La risposta è semplice: sì!
Cinque Anni è un titolo aperto a tutti ed è un ottimo trampolino di lancio per chi vuole avvicinarsi per la prima volta alle opere del grande maestro. Ogni volta che verrà introdotto un nuovo personaggio, ci sarà una piccola sintesi sul suo background, sottolineando i pregi e i difetti che lo caratterizzano. Certo, non si entra nei dettagli profondi, ma è sicuramente una buona infarinatura iniziale. Se si desidera una conoscenza più completa, consiglio di recuperare gli altri graphic novel per comprendere meglio determinati passaggi e riferimenti a eventi precedenti.
Cinque! Cinque! Cinque! Preparati a leggere tantissime volte questa parola, perché per tutta la durata della lettura il CINQUE ti tormenterà. Ma cosa rappresenta questo numero? Cosa si cela dietro?
Semplice! Tra cinque anni il mondo potrebbe non esistere più a causa della brama di potere dell’uomo e della creazione della bomba Phi.
Sin dalle primissime pagine, veniamo a conoscenza del progetto di questa terribile arma di distruzione di massa, capace di distruggere ogni particella di idrogeno presente nell’atmosfera e in ogni organismo vivente.
Sì, avete letto bene: ogni organismo vivente, compreso l’uomo. Vi sembra tanto folle da non poter essere vera? Eppure è proprio così!
Katchoo, Zoe, Rachel e le altre devono fermare tutto questo. Devono unire le forze per fermare la follia dell’uomo. Grazie all’aiuto di una vecchia e “forte” conoscenza, si metteranno sulle tracce di chi sta lavorando al progetto per trovare una soluzione. Una missione folle e rischiosa che metterà ancora una volta alla prova le nostre povere malcapitate, mescolando amore, passione, intrighi internazionali e giochi di potere.
Personalmente, ho trovato questo crossover maestoso, unico e avvincente, capace di unire elementi e personaggi molto distanti tra loro. Ancora una volta, Terry Moore è riuscito a combinare aspetti che normalmente non potrebbero andare d’accordo, come l’incredibile storia d’amore di Francine e Katchoo con l’occulto e il paranormale di Rachel e Zoe.
Ho trovato solo un piccolissimo neo, una scelta dell’autore che evidenzia ancora una volta il suo grande amore per Strangers in Paradise. I pilastri centrali del racconto appartengono al mondo di Strangers e Rachel Rising, mentre gli altri personaggi hanno un ruolo marginale o secondario. Una scelta che si inserisce bene nel racconto, ma che avrebbe potuto arricchirlo ulteriormente grazie all’unicità di Sam e Julie. Un piccolo aspetto che chi, come me, è un grande fan dell’autore, potrebbe notare.
Ringraziamo la casa editrice per la copia stampa.
Chi è Terry Moore?
Terry Moore ha debuttato sulla scena fumettistica americana nel 1993, con il primo numero della sua serie autoprodotta Strangers in Paradise, divenendo da subito una delle icone della rinascita degli autori indipendenti. Occasionalmente ha scritto e disegnato anche fumetti per Marvel e DC Comics. In Italia, le sue opere sono state pubblicate dalla Casa editrice BAO Publishing. Dopo il successo di Strangers in Paradise (con il relativo Sip Kids pubblicato nel 2017), sono usciti Echo (thriller fantascientifico lungo in totale seicento pagine), la saga horror Rachel Rising e la serie Motor Girl, pubblicata in un volume autoconclusivo.
