Poter parlare con voi di questo titolo è davvero un grande piacere e onore perché questa lunga storia d’amore dura da quasi quindici anni.
Ho scoperto questa serie nell’era in cui le piattaforme di streaming erano ancora una vera e propria utopia, dove la gente scriveva e suggeriva gli anime tramite i forum e per recuperare qualche serie ci voleva la manna dal cielo ( si sente che sono leggermente nostalgico?).
Il vero tormento iniziava quando finivi una stagione e non riuscivi a trovare quelle successive oppure le trovavi in qualche lingua arcana e non capivi un piffero (pensate che alcune volte ero obbligato a vedere serie in polacco senza sottotitoli, una vera gioia).
Quando ho visto per la prima volta avatar ho sentito un sussulto, un colpo al cuore. Sono rimasto stregato dalle animazioni e dalla storia, in apparenza così lineare ma con dei risvolti maturi ed esistenziali. Dietro ad una facciata così “teen” si nascondeva un mondo complesso fatto da accettazioni, discussioni, scontri personali e crescita.
Con queste aspettative potete ben immaginare come ho reagito nell’apprendere che la Tunué avrebbe pubblicato altre storie dei miei beniamini.
Avatar, la Promessa di Gurihiru e Gene Luen Yang è un graphic novel pubblicato dalla Tunué formato dall’incirca 230 pagine completamente a colori. Il titolo si va ad aggiungere alla collana Tipitondi dedicata ad un pubblico più giovane ma diffidate sempre da questa piccola “etichetta” perché dietro ad una facciata così semplice ci sono sempre delle grandiose sorprese.
Si può infrangere una promessa? L’avatar Aang e il re del fuoco Zuko si alleano per aiutare il Re della Terra e riportare l’armonia nel mondo, sconfiggendo le colonie della Nazione del Fuoco. Presto però le tensioni si intensificano, perché la volontà di ripristinare l’armonia separando i regni dell’Acqua, dell’Aria, del Fuoco e della Terra è in realtà solo un’illusione, che avrebbe conseguenze ancora più terribili. Le scelte nella vita spesso sono difficili, ancor più se riguardano le persone a noi care.
Prima di parlare della trama principale facciamo un piccolo passo indietro. Molti di voi si staranno domandando
“Allora è un titolo solamente per gli amanti della serie?”
“Posso leggerlo ugualmente anche se non conosco il mondo di Avatar?”
La bellezza di Avatar sta proprio in questo: è un titolo per tutti soprattutto per i neofiti. Ad inizio volume troveremo un ottimo riassunto che ci spiega nei minimi particolari tutto ciò che è successo precedentemente, facendoci conoscere tutta al rosa dei personaggi con le loro dinamiche interne, conflitti, tensioni e amori.
Il mondo è sempre composto e comandato dai quattro elementi e quattro nazioni: Fuoco, Acqua, Terra e Vento e dopo il grande conflitto che li ha visti partecipi finalmente si respira un po’ di pace e serenità grazie l’Avatar Aang.
Chi è l’Avatar? L’Avatar è un eletto, un prescelto capace di comandare tutti gli elementi, una persona saggia, stimata e influente. Un punto di riferimento per tutti. Oltre a Aang, rincontreremo Katara, Zuko, Sokka e Toph, un vero tuffo nei ricordi.
L’Avatar Aang viene chiamato in udienza per risolvere un problema abbastanza delicato: riconquistare i territori del regno della Terra conquistati dal regno del Fuoco.
Deve entrare in azione per ripotare l’armonia e la stabilità. Deve allearsi con Zuko per aiutare Kuei. Una promessa, un aiuto viene sigillato ma è davvero possibile riportare la stabilità? E’ così semplice come sembra?
Una delle tematiche più importanti che viene affrontata nel graphic novel è sicuramente quella dell’accettazione, integrazione e diversità. La diversità è davvero tangibile, la si può percepire senza problemi.
I quattro popoli sono molto differenti tra loro, sia per usi che costumi e molte volte la convivenza è davvero difficile. Si ha paura dell’altro, si ha paura di chi non indossa i nostri stessi colori, che non padroneggia il nostro stesso elemento. Il problema si presenta quando le nuove generazioni iniziano ad interagire tra di loro.
Quando si inizia a parlare di globalizzazione e di uguaglianza. E’ così semplice e facile iniziare una convivenza e combattere tutti questi luoghi comuni?
Ci troviamo dinnanzi ad un titolo ben articolato, composto da momenti divertenti e da momenti di forte riflessione sia personale che collettivo. La scrittura è fantastica, leggere i dialoghi mi ha emozionato, sembrava di essere tornati davanti alla serie animata. Preparatevi a guardare dei disegni spettacolari, ricchi di colori e sfumature. Conosceremo un mondo unico nel suo genere che con i suoi mille colori vi stregherà.
Ringraziamo la casa editrice per la copia stampa.
Chi sono le Gurihiru?
Gurihiru è il nome di una coppia di artiste giapponesi: Chifuyu Sasaki, che si occupa delle illustrazioni e Naoko Kawano dei colori. Tra i vari lavori per il mercato americano: In scena di Raina Telgemeier, ma anche molte serie Marvel: Thor, Avengers.
Chi è Gene Luen Yang?
Gene Luen Yang è un autore statunitense. Nel 2006, American Born Chinese è stato il primo graphic novel a essere nominato per un National Book Award e il primo a vincere il Printz Award dell’American Library Association. Ha anche vinto un Eisner Award. Il suo secondo graphic novel Boxers & Saints anche è stato nominato per un National Book Award e ha vinto il L.A. Premio Times Book. Si è occupato di diversi adattamenti, tra cui Avatar e Superman della DC Comics.