Recensione L’ultimo sorriso di Sunder City – Luke Arnold

Ho sempre letto e amato il fantasy.
Non il mio genere preferito ma siede comodamente nella top 5 della mia comfort zone letteraria.
Era da tanto che non mi immergevo nella lettura di una storia fantastica con magia, elfi, fate, eroi e demoni malvagi e cominciavo a sentire la mancanza di quel piacevole senso di scostamento dalla realtà e di smarrimento onirico che mi avevano sempre suscitato i classici del genere.
Non saprò mai se è stata banale curiosità o desiderio di tornare un momento a quello stato di viaggio esplorativo del mondo dell’immaginario.
Questo libro è stata una piccola rivelazione.
La magia è scomparsa da questo mondo devastato dalle guerre tra umani e creature magiche che hanno ora perso tutta la loro magia e si ritrovano a dividersi il mondo con gli umani e ad affrontare le conseguenze della perdita di quello che è sempre stato il motore del mondo: la magia, appunto, che porta come conseguenza una inevitabile, lenta e dolorosa fine.
Fetch Phillips è il classico e rivisitato bad-boy di quartiere, un umano, un investigatore privato che vive pericolosamente sul filo tagliente della bottiglia di vetro rotta in un bar dopo aver preso parte ad una gloriosa rissa con qualche orco ubriaco.
La magia è scomparsa per colpa sua anche se questo è un segreto noto a lui soltanto e, forse, una colpa che si è autoinflitta e che cerca di affogare nell’alcool.
Un caso che gli viene affidato da ex creature magiche, che lui ha combattuto fino alla pace forzata di qualche anno prima, lo porta sulle tracce di un mistero che si infittisce man mano che la storia prosegue.
Tutto inizia con un vecchio insegnante vampiro che scompare senza lasciare apparentemente traccia e qualcosa che viene cercato di mantenere segreto, a tutti i costi.
Quando al mistero si aggiunge la scomparsa di una giovane bambina sirena, Fetch scopre che c’è qualcosa che ancora si nasconde nelle ombre della società, qualcosa che non è morto assieme alla magia e che minaccia dall’oscurità.
Il nostro investigatore alcolizzato, degno del più bogartiano noir, ha ficcato il naso in qualcosa che si pensava nessuno avrebbe mai più dovuto indagare e deve farlo velocemente perché ci sono diverse forze che gli stanno alle calcagna, prima fra tutte il tuo angoscioso e triste passato.

Da Black Sails alla narrativa.

Il romanzo d’esordio dell’attore Luke Arnold arriva in Italia.
L’ULTIMO SORRISO DI SUNDER CITY è il primo romanzo della serie dedicata a Fetch Phillips, un investigatore privato che vive in un mondo rimasto senza magia, e da alcuni definita la lettura perfetta per i fan di Ben Aaronovitch, Rotherweird o Terry Pratchett.
Voglio un caso vero. Un’occasione di fare qualcosa di buono. Perché è colpa mia se la magia non tornerà mai più.
Mi chiamo Fetch Phillips, come è scritto sulla porta. Ci sono tre cose che dovreste sapere prima di ingaggiarmi:

1. La mia sobrietà vi costa un extra.

2. I miei servizi sono confidenziali.

3. Non lavoro per gli umani.

Niente di personale, perché sono umano anch’io. Ma dopo quanto successo, non sono gli umani ad aver bisogno del mio aiuto.
Con una vincente combinazione di ruvidità alla Chinatown e fascino stravagante alla Harry Potter, questo primo romanzo della serie stimolerà di certo l’appetito dei lettori. – Publisher Weekly
Il primo romanzo di una serie leggibilissima che potrebbe essere il figlio illegittimo di Terry Pratchett e Dashiell Hammett – Kirkus Review

Questo romanzo mescola le caratteristiche più cinematografiche del classico noir investigativo, un detective privato cattivo e alcolizzato, un cuore di pietra dal passato misterioso e affascinante, atmosfere decadenti e fosche che danno l’idea di sporco, di sopravvissuto.
Ma è un fantasy perché i fatti si svolgono in un mondo fantastico, popolato da tante razze di creature magiche, magia, guerre epiche con gli umani…
Però la magia è scomparsa è questo è stato uno dei topic che più mi hanno convinto di questo libro.
Cosa succede ad una creatura come un vampiro, potente e immortale, quando la magia che lo tiene in vita scompare?
Avvizzisce, invecchia ed infine muore.

Code e ali di creature dell’immaginario sono inutilizzabili, le sirene camminano sulla terra ammaliando col loro canto, un tempo magico, gli umani, e cosi via, in una società che sta ricostruendosi dopo una terribile guerra che ha portato alla fine della magia e alla vittoria degli umani che, di magico, non hanno mai avuto nulla e che quindi ora si trovano a leccarsi le ferite e ricostruire il mondo.

Quello che ho adorato è stata la trama: un ipotetico caso di sparizione e/o rapimento che si inerpica tra complotti segreti, bugie e rivelazioni mentre seguiamo il nostro cinico sopravvissuto alla scoperta della città di Sunder.
Mentre la narrazione è inframezzata a mille flashback del protagonista che pian piano rivela al lettore il suo passato e i motivi che l’hanno portato ad essere un cinico alcolizzato attaccabrighe, scopriamo mentre seguiamo l’indagine, i mille risvolti e le mille implicazioni che la fine della magia, della guerra, ha portato ad un popolo che ora si trova diviso tra vincitori feriti e zoppicanti e vinti bisognosi e in pericolo di vita.
La trama principale e il finale mi sono piaciuti davvero molto e mi hanno lasciato quel sorriso dolce amaro che spera tanto nel seguito che dovrebbe arrivare presto anche da noi.
Nota dolente che purtroppo mi sono trovato a concordare con altri blogger che hanno letto questo titolo è che ad un certo punto, a circa metà abbondante, il ritmo e narrato cambiano in modo sensibile ed evidente rispetto alla prima parte.
Mentre all’inizio abbiamo un Fetch cinico, ironico e scazzato ed un narrato leggero quasi disimpegnato, dopo alcune rivelazioni del passato del protagonista il registro si fa più serio, più cupo e, decisamente, meno ironico.
Questa è stata una scelta dell’autore.
Luke Arnold conosce bene i ritmi e i tempi cinematografici e ha trasposto nel suo libro quello che viene utilizzato nella scrittura delle serie tv praticamente da sempre.
Si attira lo spettatore con un clima leggero e accattivante per poi passare ad un contesto più serio e maturo più o meno a metà serie.
Personalmente mi ha risvegliato l’interesse e la curiosità riguardo il fantasy, che ho un po’ trascurato negli ultimi anni, e l’ho trovata una lettura piacevole, immersiva ed interessante.
Forse i puristi del fantasy potrebbero storcere il naso ma personalmente mi sento di consigliarlo, soprattutto a quelli che normalmente non hanno questo genere nel sangue o normalmente non lo fanno rientrare nella loro comfort zone.

Chi è Luke Arnold?

Luke Arnold, classe 1984, è un attore australiano che ha fatto il suo esordio nella narrativa nel 2019.
È noto al grande pubblico per aver interpretato Long John Silver nella serie televisiva Black Sails e per essere tra i protagonisti di Glitch.
“The Last Smile in Sunder City”, edito da Orbit, è il suo primo romanzo.

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