Recensione One for the road – Wesley Southard

Ma i piani sono tali perché ci si aspetta che qualcosa debba capitare per sconvolgerli, non è vero?
Questo vale anche per Spencer Hesston, il protagonista di questo racconto lungo di un autore americano già noto per altre produzioni simili, un esordiente nel mondo dell’horror moderno post anni duemila, che ci guida in un incubo tangibile fatto di weird e di orrore indicibile, dolore e nessuna possibilità di redenzione.
Un autentico furore grintoso al ritmo di Rock’n’Roll. Ho adorato ogni parola.
Matt Hayward, autore nominato al Bram Stoker Awards di What Do Monsters Fear? e The Faithful
Wesley Southard scrive con un’energia sfrenata che è sia contagiosa che divertente. Scoprire l’opera di Wesley è stata una gioia, dovreste andare in cerca dei suoi libri. Di sicuro è uno scrittore da tenere d’occhio.
Jonathan Janz, autore di The Dark Game e The Siren and the Spector
Un’eccezionale opera di surrealismo sovrannaturale e horror estremo, che piacerà sicuramente ai fan di Bentley Little, Graham Masterton e John Skipp.
Brian Keene, autore della serie The Rising e The Complex
Anche se si possono notare gli echi di Richard Laymon, Southard scrive con una voce sua e la usa per dar vita a un’opera avvincente e straordinariamente piacevole. Leggete questo libro.
Mary SanGiovanni, autrice di Chills e The Hollower Trilogy

Soltanto un altro concerto e il chitarrista heavy metal Spencer Hesston potrà finalmente lasciare i Rot in Hell. Niente più tour, niente più discussioni e niente più visite indesiderate da parte della fidanzata del cantante. Ma invece di svegliarsi nella loro città del Midwest, i musicisti si ritrovano confusi e storditi in un insediamento abbandonato nel bel mezzo del deserto, senza avere idea di come ci siano arrivati.
Le cose lì avvengono in modo diverso: gli alberi hanno impulsi perversi, i ragni hanno dita umane, e ogni volta che mettono piede all’esterno la città si trasforma in un altro incubo infernale.
In questa città tutto è possibile, tranne uscirne interi…

Durante il viaggio di ritorno dalla loro ultima data del tour, un gruppo di musicisti un po’ scompaginato sta tornando con la propria idea di cosa fare del proprio futuro una volta a casa.

Mentre conosciamo uno per uno i componenti della band e ci soffermiamo sul chitarrista, Spencer, protagonista e voce narrante, conosciamo in modo superficiale e sommario i vari personaggi, concentrandoci di più sull’aspetto personale, appunto, del protagonista.
La nostra band si ritrova però dispersa nel deserto, all’alba di una nottata passata a spendere in un locale l’incasso della scorsa serata e a smaltire alcool e droghe con cui hanno accompagnato i festeggiamenti.
Fermi, soli e persi in un arido deserto sono stati derubati di tutti i loro averi, dei loro preziosissimi strumenti musicali, dei cellulari.
Non sanno dove siano finiti, si incolpano a vicenda, sono impauriti ma c’è quella che sembra un città nel deserto li vicino dove forse possono trovare il modo di far funzionare il loro veicolo.
La città si rivela per quello che sembra: una città fantasma.
Non c’è anima viva ad accoglierli, solo un silenzio che porta ad un crescendo di tensione e, piano piano, alla presa di coscienza che quello in cui si è finiti non è un paese abbandonato nel deserto statunitense ma un vero e proprio incubo, l’anticamera dell’Inferno stesso dove incubi abominevoli si nascondono tra le righe della narrazione che avvolge in una spirale di disgusto e ribrezzo, orrore puro.
Inizia una carneficina umana e aliena, mostruose deformità e aberranti creature demoniache si susseguono in un crescendo di angoscia e violenza che inseguono il protagonista fino ad un finale originale e per nulla scontato.
Beh, si, magari non esageriamo ma questo ragazzo è molto promettente anche se lo sto considerando solo da un racconto di poco più di un centinaio di pagine che ho letto tutto d’un fiato di notte, al buio (e ancora faceva freddo quindi l’atmosfera era bella creepy.
Un orrore molto particolare quello di Southard, che noi Amicony abbiamo già visto in libri come The Hematophages  e in passato in produzioni letterarie sullo stile di Clive Barker e del cinema horror degli anni ’80 – ’90.
Un tipo di horror molto splatter e gore, quasi nonsense in alcune scelte di trama, un delirio acido e metanfetaminico tanto caro alla mia generazione.
L’8 agosto 2020 One for the road vince lo Splatterpunk Award 2020 come “best novella” in gara.

Consigliato?

Non bisogna aspettarsi una forte caratterizzazione dei personaggi, che rimangono comunque perfettamente distinguibili e ben delineati, e nemmeno si possono pretendere troppe risposte e tanto meno una conclusione definitiva.
Questo è un riuscitissimo tentativo di riproporre una nuova rinascita dell’horror moderno, una lezione di coraggio e di componimento di un piccolo masterpiece new age.
Questo non è quel tipo di storia.
Questa ti fa chiudere il libro e dire: “ne voglio ancora…”

Chi è Wesley Southard?

Wesley Southard è l’autore di The Betrayed, Closing Costs, One For The Road e Resisting Madness, ed è apparso con diverse storie brevi in riviste come Cover of Darkness Magazine, Eulogies II: Tales from the Cellar e Clickers Forever: A Tribute to J.F. Gonzalez.

Quanto non guarda per ore partite di hockey su ghiaccio, passa il suo tempo libero leggendo e bevendo abbondanti quantitativi di soda verde.
Si è laureato presso l’Atlanta Institute of Music e al momento vive in South Central Pennsylvania con la moglie ed il loro corteo di animali.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *