Ormai il
matrimonio di Christine è imminente e quale miglior luogo dove convolare a giuste nozze se non il terribile e oscuro
maniero che è casa Whyborne?
Ebbene si, l’ormai arreso padre di Whyborne ha deciso di concedere all’amica di suo figlio e al suo compagno egiziano la propria dimora dove ospitare le proprie nozze così anche da favorire alla nuova coppia un po’ sui generis una buona carta da giocare per il loro ingresso in società.
Ed è anche ormai pronto a perdonare il figlio (non che debba farsi perdonare di qualcosa) anche se a volte è talmente insopportabile il nostro filologo riccioluto che ci si sente schierati dalla parte dei nemici, ed è anche disposto ad incontrare la figlia che non ha mai conosciuto che vive nel mare come una regina e la moglie, persa due episodi fa quando sceglie il mare alla vita sulla terra.
Non che siano cose brutte ma Percival è troppo sicuro di conoscere suo padre per capire che qualcosa, sotto sotto, stia ribollendo e sia tramata alle spalle di tutti.
Il sospetto diventa certezza per lui quando il padre gli chiede di andare a trovare il fratello che, dopo gli eventi degli scorsi libri, è stato ormai rinchiuso in un sanatorio, a Stormhaven, proprio dove in precedenza i nostri eroi si erano scontrati con la Setta che voleva controllare il dio degli abissi.
Tra l’improvvisa ma sospetta generosità del padre e l’incauta promessa fatta a Christine di aiutarla a organizzare il suo matrimonio, Percival Endicott Whyborne ha abbastanza di cui preoccuparsi. Ma quando la donazione di un codice misterioso al museo Ladysmith attira l’attenzione di un culto omicida, Whyborne si trova a dover fare una corsa contro il tempo per decifrarne subito i segreti.
Anche Griffin ha un caso: la scomparsa di una mappa storica, che conduce rapidamente a vari omicidi. Qualcuno compie sacrifici umani durante rituali oscuri, e tutti gli indizi conducono proprio al museo.
Con gli amici Christine e Iskander, Whyborne e Griffin devono scoprire il vero scopo del culto prima che sia troppo tardi. Forze oscure sono all’opera proprio nel cuore del museo, e vogliono qualcosa di più del codice di Whyborne.
Insomma, sospetti e gioco di squadra portano i nostri eroi vittoriani in uno scontro micidiale contro quello che rimane della Setta che governava la città proprio all’inizio della nostra avventura, quasi una resa dei conti cavalleresca tra il bene e il male, tra la luce e l’oscurità, tra gli Antichi e Umbrae e Ketoi.
Di nuovo abbiamo il continuo salto di POV tra Whyborne e Griffin che, quanto era stato d’effetto e ben riuscito nel precedente episodio, qui ha un po’ spezzato la trama.
Si è fatta un po’ fatica a seguire il continuo alternarsi dei personaggi, non sempre lineare con lo scorrere dei capitoli, ed il linguaggio usato a volte purtroppo era troppo simile tra i due, mentre nel precedente era talmente chiaro e preciso che non serviva nemmeno buttare l’occhio sul titolo del capitolo per capire di chi fosse la parola.
La relazione di Whyborne e Griffin ormai è praticamente di dominio pubblico e la cosa, per quanto antistorica, mi piace parecchio.
La relazione tra Christine e Iskander, lei ricca americana, lui ricco egiziano, è stata un po’ forzata nella sua disambiguazione, tuttavia riuscitissima, sembrava quasi a puntare ad un coming out di entrambi quasi a titolo di coda.Ad ogni modo la storia è piacevolmente sorprendente perché ormai ci si trova a pensare di trovarsi di fronte “la solita minestra” ma la trama si confonde e vortica su se stessa al fine di portare il lettore ad un nuovo modo di interfacciarsi con i personaggi e la città magica dove vivono.
Consigliato?
Ovviamente consigliato in corso di trama, credo ci siano diversi elementi imperdibili per la trama generale e, se non vado errato, la conclusione è ormai prossima.
Chi è Jordan L. Hawk?
Jordan L. Hawk è un autore trans del North Carolina. Fin dall’infanzia è stato affascinato dai racconti di fantasmi di montagna e dalle creature misteriose, sviluppando un amore eterno per tutto ciò che si nasconde nell’oscurità della notte. Quando non è impegnato a scrivere, si dedica alla produzione della sua birra artigianale e cerca, con poca fortuna, di impedire ai suoi gatti di devastare la casa.
La sua serie best-seller Whyborne & Griffin, che prende il via con il romanzo Widdershins, gli è valsa nel 2013 il titolo di Favourite All Time M/M Author su Goodreads, confermandolo come una delle voci più amate del genere.