Vi siete mai chiesti quanto è davvero difficile uscire dalla propria comfort zone? Quanto è dura superare determinati limiti che ci siamo imposti?Noi siamo molto metodici e poco predisposti al cambiamento, amiamo svolgere tutte quelle azioni che ci riescono al meglio.Quale persona si butterebbe a capofitto in un’impresa assurda sapendo che potrebbe non essere all’altezza? E quanto può essere gratificante, invece, scoprire che i limiti sono fatti per essere superati?
La protagonista indiscussa è Megumi, game designer per i social network che nell’ultimo periodo ha sviluppato un grande interesse, quasi una vera e propria ossessione, per la pesca.
Limiti, rischi, comfort zone e ironia sono alcune delle tematiche che vengono affrontate e sviluppate nel nuovo manga della collana Aiken della Bao Publishing: Don’t Like This.
Una giovane designer di videogame per social network scopre, quasi per caso, l’hobby della pesca. Sarà una scusa per uscire un po’ dal proprio guscio, ma non sarà facile. Una storia raccontata sotto forma di rapidissimi capitoli, ciascuno intitolato come una lamentela. Un manga geniale, della bravissima Kaori Tsurutani.
La protagonista indiscussa è Megumi, game designer per i social network che nell’ultimo periodo ha sviluppato un grande interesse, quasi una vera e propria ossessione, per la pesca.Il pensiero fisso, la voglia di evadere e fare qualcosa di nuovo la spingerà in questo nuovo hobby. All’inizio sarà davvero un’impresa perché è completamente ignara e fuori dal mondo della pesca, dovrà imparare a scegliere l’esca migliore ,in quali posti poter andare, quale canne utilizzare e soprattutto imparare tanta ma tanta tecnica.
La storia della nostra ragazza ci sottolinea un grande aspetto della cultura asiatica in merito proprio alla vita sociale e alle relazioni pubbliche. Quanto è difficile interfacciarsi con dei perfetti sconosciuti che condividono le tue passioni?
Don’t Like This, in chiave ironica e molto fresca affronterà situazioni, problematiche e disagi nella società moderna, mostrandoci lati del tutto inaspettati.Un aspetto che mi ha colpito e mi ha strappato più di una volta un sorriso, sta nella struttura e nei nomi dei vari capitoli.
I nomi infatti rappresenteranno vari aspetti e varie situazioni che stanno strette alla nostra protagonista.
A lei non piace lavorare fino a tardi, i fulmini,le domande, la pioggia. Un modo strano e divertente per sottolineare come ormai siamo diventati poco tolleranti.
Ci troviamo dinnanzi ad una lettura leggera, divertente che a modo suo critica usi e modi del mondo moderno. Un must per tutti gli amanti e non dei manga.
Chi è Kaori Tsurutani?
Kaori Tsurutani si affaccia per la prima volta nel mondo del manga nel 2007, ottenendo il secondo posto nel celebre concorso Tetsuya Chiba organizzato da Kodansha. A dieci anni dal suo debutto, ha pubblicato Don’t like this con Leed Publishing e Metamorphose no Engawa sulla piattaforma Comic Newtype di Kadokawa.
Le piacciono gli haiku, il cioccolato e i super sentô!
