storia, diversi e decisamente controversi, ma è uno l’aspetto che
veniamo a conoscere in questo volume.
I Racconti della Bestia offre uno sguardo inedito su Aleister Crowley: dieci suoi racconti, otto dei quali pubblicati per la prima volta in italiano, svelano il celebre esoterista britannico per il narratore visionario che seppe essere.
Incompreso o volontariamente tralasciato per via della sua fama, le sue storie mostrano un lato inedito ai più, in tutta la loro verve anarchica, alternando in un folle viaggio onirico parabole ermetiche a vivide schegge di orrore naïf, e spaziando in modo camaleontico tra registri, linguaggi e ritmi.
Come impartito proprio dalla prima legge di Thelema, “Fai ciò che vuoi sarà tutta la Legge” sembra esserne la scintilla vitale.
Forse un pugno di diamanti grezzi, sicuramente una (ri)scoperta necessaria che trascende i limiti della stravaganza da gabinetto delle curiosità.
Tradotta da Luca Baldoni e introdotta da Steve Sylvester, cantante e fondatore dei Death SS, questa prima antologia italiana di Crowley pone la parola fine all’irragionevole oblio cui ha dovuto soggiacere la narrativa dell’autoproclamata Bestia 666.
Questa è una raccolta di racconti, brevi scritti con cui l’autore si è dilettato, su cui ha ironizzato sulla propria vita e in cui ha riversato la sua imprevista abilità di autore.
Eclettico, controverso, poetico, misterioso, intrigante, sono solo alcuni degli aggettivi con cui poter descrivere non solo il contenuto dei suoi scritti, cosi unici e particolari eppure cosi fusi con gli stili e le mode letterarie dell’epoca.
Passa dal lirismo poetico di un dialogo tra un angelo e Dio a un giallo con risvolti sovrannaturali alla Poe, da un “banale” racconto di realismo magico ad un conturbante e intricato racconto romantico/macabro.
E’ difficile da incasellare, sempre che ancora ce ne sia bisogno, perchè un po’ rispecchia gli stili dell’epoca, un po’ se ne discosta in modo naturale e personale, fondendo la sua realtà, quella del suo Magik, del suo credo, con quella che tutti viviamo, creando una sorta di microcosmo letterario originale in cui la normalità e il perscontato sono sovrannaturale, magia, rituali.
Inserisce personaggi realmente esistenti nella sua vita, amici, nemici e amanti e li muove come burattini a suo piacimento, come omaggio o elogio o come vendetta più o meno esplicita.
I ragazzi hanno dimostrato che sono migliorati tantissimo, evolvendosi in questa seconda avventura.
Ho trovato questo volume più maturo ed attento, più curato sopratutto dal punto di vista grafico, degli inserti ad inizio racconto e a conclusione degli stessi, un impegno molto ben riuscito e di sicuro effetto.
Ad introdurre l’opera un emozionato Steve Sylvester, pseudonimo di Stefano Silvestri, un cantante italiano, fondatore del gruppo metal Death SS.
Ovviamente non resta che immergersi nella lettura di questi magici racconti ed aspettare con ansia il prossimo, tenebroso volume!
Aleister Crowley, pseudonimo di Edward Alexander Crowley (Leamington Spa, 12 ottobre 1875 – Hastings, 1º dicembre 1947), è stato un esoterista, spia e scrittore britannico.
Nel 1898 si unisce all’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata che lo porterà a trascorrere un periodo in Egitto dove compose l’opera The Book of the Law nel 1904 ed elaborare la religione denominata Thelema.
Nel 1920, dopo una permanenza negli Stati Uniti d’America ed altri viaggi in Cina, India, Algeria, Messico e Francia, si stabilì a Cefalù in Sicilia, dove istituì la comune dell’Abbazia di Thelema, luogo in cui visse con alcuni seguaci prima di essere espulso dal Regno d’Italia.
Figura assai controversa, che si definiva “la Bestia 666”, è considerato il fondatore del moderno occultismo e fonte di ispirazione per il satanismo.
È considerato una figura chiave nella storia dei nuovi movimenti magici.
A Crowley è attribuito il maggior tentativo di creare una «religione magica» per l’epoca contemporanea e la sua influenza sul coevo ambiente magico è stata fondamentale.
Morì di degenerazione del miocardio e bronchite cronica ad Hastings la notte del 1º dicembre 1947 all’età di 72 anni.
Nel corso della sua vita aveva fatto largo uso di eroina ma aveva smesso da alcuni anni per cominciare a fare uso in grandi quantità di morfina per curare asma e bronchite.
Il suo ultimo dottore, un medico di nome Thomson, morì il giorno dopo di lui e questo permise ai giornali di speculare sulla eventualità che Crowley avesse lanciato una maledizione sul medico.
Fu cremato il 5 dicembre 1947 a Brighton.