Recensione Le Malerbe – Keum Suk Gendry-Kim

Recensione Ashura's corner  Le Malerbe - Keum Suk Gendry-KimOgni volta che decido di parlare di un nuovo titolo, nella mia mente si crea uno schema mentale di tutto ciò che devo dire, scrivere e spiegare nei minimi particolari: la trama, i personaggi, le tematiche affrontate ed infine la mie considerazioni e sensazioni.

Difficilmente mi sento in difficoltà o sento una forte pressione quando parlo di fumetti, perché è una delle poche passioni della mia vita ma questa volta devo essere sincero nel dirvi che ho provato una grandissima difficoltà nel parlare di questo titolo.

Ma attenzione, non perché sia qualcosa di difficile da spiegare ma per via delle tematiche e situazioni che sono affrontate nel graphic novel.
Oggi vi voglio parlare de Le Malerbe di Keum Suk Gendry-Kim edito Bao Publishing e ci troviamo dinnanzi ad un cartonato composto da quasi 470 pagine.

La fumettista coreana Keum Suk Gendry-Kim ha lavorato anni a questo racconto, basato sulla testimonianza diretta di una sopravvissuta, sul dramma delle comfort women, donne che durante la guerra di conquista che il Giappone mosse contro Corea e Cina nei primi anni Quaranta del Ventesimo secolo venivano vendute, rapite o costrette con l’inganno a lavorare come prostitute, violentate quotidianamente dai soldati. Questo libro è profondamente doloroso e rivanga un passato che spesso si è cercato di dimenticare o negare, ma che è importante conoscere e ricordare. Molto più che una biografia, Le malerbe è un racconto intimo e sentito, in cui anche la voce della narratrice è riconoscibile e importante, e si intreccia ai racconti, a volte comprensibilmente frammentari, di una donna che sente di non aver avuto un solo istante felice da quando è uscita dal ventre della madre, come dice lei stessa.Una lettura necessaria, che vi farà bene.

 

Recensione Ashura's corner  Le Malerbe - Keum Suk Gendry-KimLe Malerbe è il frutto del duro lavoro della nostra autrice nel raccogliere le testimonianze e le storie della comfort woman coreane durante la guerra.Non lasciate coccolare dal termine in inglese ma le comfort woman non sono altro che schiave sessuali costrette, con la forza e l’inganno, ad appagare i bisogni fisici dell’esercito giapponese. Donne vendute, rapite per strada o date in adozione col l’inganno costrette a subire le peggiori torture e barbarie da uomini crudeli e meschini.Assisteremo, in maniera indiretta, alle azioni più subdole e crudeli ma in un modo sempre leggero, non assisteremo mai a delle azioni chiare, il tutto sarà sempre molto implicito, solo qualche accenno che darà il via a mille supposizioni e considerazioni. Assisteremo alla sconvolgente vita della nostra “nonna“, sopravvissuta a questo inferno, che minuziosamente ci racconterà tutto il calvario che ha dovuto subire; le profonde umiliazioni che ha dovuto mandar giù e la vergogna di entrare in contatto a qualsiasi malattia sessualmente trasmissibile.

Un titolo forte, crudele e crudo che ci racconta ed illustra uno spacca della storia che non tutti conoscono. Per me è molto difficile e particolare dare onore e rendere al meglio questa testimonianza perché è tutto così forte ed emotivamente devastante che resterete inermi dinnanzi a tutto ciò che vedrete. Una storia reale, nuda e cruda che porta l’attenzione su uno dei tanti drammi ancora poco conosciuti in terra nipponica.

Chi è Keum Suk Gendry-Kim?

Keum Suk Gendry-Kim è nata a Goheung, nella provincia di Jeolla, nella Corea del Sud. Nel 2012, dopo anni di pubblicazioni indipendenti, viene notata dalla Casa editrice Sarbacane, per la quale pubblica Le chant de mon père. A questo graphic novel ne seguono tanti altri, tra cui Jiseul, Kogaeyi, The Baby Hanyeo Okrang Goes to Dokdo, A day with my grandpa e My Mother Kang Geumsun. I suoi lavori le sono valsi diversi riconoscimenti, tra cui il Best Creative Manga Award e numerose mostre in tutta Europa. Nel 2018 realizza il graphic novel Le Malerbe, portato in Italia nel 2019 da BAO Publishing.

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