Come avrete ben capito, sono una persona che ama le storie molto toccanti, quei racconti capaci di emozionarti come pochi, in grado di toccare le corde più nascoste del nostro animo.
Con la recensione di oggi voglio parlarvi di un graphic novel che mi ha letteralmente devastato. Aspettavo questa uscita da tantissimo tempo: lo puntavo già dal momento dell’annuncio.
Avete presente quando leggete una sinossi e la sentite cucita sulla vostra anima?
Quella lettura che sembra creata appositamente per voi?
Quella storia che avete già vissuto e che temete di affrontare nuovamente?
Il titolo in questione è Ramo di Silvia Vanni, edito da Bao Publishing. È un cartonato completamente a colori, composto da circa 140 pagine.Omar suonava il pianoforte, ma ora è morto. Eppure… la sua anima non ha perso coscienza di sé e vede ancora i vivi. Come mai? Che abbia a che fare con l’enorme dolore che prova Altea, che ha appena perso il fidanzato in un tragico incidente? In che modo il decesso del giovane è legato alla morte di Omar e alla sua incapacità di lasciar andare le vestigia della sua vita ormai terminata?
Una giovane donna che non vuole più vivere e un uomo che non accetta di essere morto: potranno guarirsi a vicenda? Difficile a dirsi, soprattutto ora che Omar non è che un pallido riflesso della persona che era. Forse anche per questo lo potete chiamare… Ramo.
Questo è il romanzo grafico di esordio come autrice completa della talentuosa Silvia Vanni.
I protagonisti della nostra storia sono Altea e Omar, due ragazzi qualunque con una vita normalissima, senza tanti sfarzi o fronzoli. All’inizio, i due non si conoscono e sono perfetti estranei, ma il destino ci mette lo zampino, incrociando le loro vite.
Altea è una ragazza innamorata, timida e fragile, mentre Omar è un pianista brillante e osservatore, deciso a far colpo sulla giovane ragazza (che, ahimè, è già fidanzata).
Ora vi starete chiedendo: “Ashura, mio caro, dove sta la storia strappalacrime che ci hai promesso? Perché ci stai parlando del classico cliché del triangolo amoroso, dove il ragazzino carino corteggia la bella ragazza fidanzata per poi finire con il classico lieto fine?”
Beh, posso solo dirvi che il nostro povero Omar è ormai un fantasma e veglia sulla vita della ragazza dopo un terribile lutto. Ramo ha un dono davvero speciale e unico: riesce a rivelarci quello che succede e come ci si sente nel restare soli e perdere una persona cara.
Altea dovrà fare i conti con il vuoto nel cuore che si crea quando qualcuno ci lascia all’improvviso, affrontando la difficoltà di continuare a vivere ogni giorno.
Come è possibile andare avanti pur avendo ancora addosso il profumo del nostro amore?
Come posso mettere tutta la mia storia d’amore in una scatola e conservarla nei meandri della casa?
Ramo è una storia empatica e strappalacrime, che va oltre il dolore, le lacrime, i momenti bui e desolati che chi sopravvive a un lutto deve affrontare. La tematica della morte e dell’abbandono viene affrontata in modo dolce e delicato, sorprendendo il lettore. È una storia di rinascita, accettazione e ripresa, che porta a una consapevolezza maggiore della propria vita e delle proprie capacità. Il tutto è arricchito da una trama fantastica e una storyline coinvolgente.
Questo graphic novel è adatto davvero a tutti: dai lettori più sensibili a quelli che portano una corazza emotiva. Ramo saprà sgretolare qualsiasi barriera.
Gran parte delle emozioni ci vengono trasmesse dai disegni e dalla colorazione, dolci e delicate, capaci di trasportarci in un’altra dimensione.