Recensione La notte comincia piano – Daniele Titta

Sirene fin troppo acquatiche, delitti di un tempo ormai passato, tossici annoiati e un richiamo dagli abissi a cui non si può resistere. Poi predatori, manager corrotti, pupazzi e bambini che pretendono di essere uomini.

Il lato primordiale che vogliamo ma non sempre riusciamo a contrastare. Le pulsioni che ci estraniano dal mondo civilizzato e ci conducono nell’ombra. Il sangue. Il sesso. La morte.
Sette racconti permeati da una ferocia carica di speranza, sette racconti che ci accompagnano in un viaggio allucinante nel mondo di chi vive dove gli altri non guardano.
Tra il racconto di formazione, la favola nera e l’horror psicologico, LA NOTTE COMINCIA PIANO è un inno a quel periodo della vita in cui perdiamo l’innocenza e diventiamo adulti.

Come non ringraziare CasaSirio? La seconda raccolta di racconti di Daniele Titta, al termine dell’articolo trovate il link della mia recensione alla sua prima raccolta.
La notte comincia piano di Daniele Titta, è la seconda raccolta di racconti dell’autore presentata a noi da CasaSirio.
Ho adorato la prima raccolta, capace di creare con un linguaggio chiaro e semplice ma che a volte definirei allucinatorio e disturbante ha saputo trasportarmi all’interno dei mondi creati dall’autore che si sovrappongono alla nostra realtà con la naturalezza che l’autore riesce a rendere innocente.
In pratica si leggono i racconti immergendosi in una realtà che man mano che si prosegue la si lascia sempre più alle spalle ma in modo infido e senza rendersene conto, per trovarsi alla fine inevitabilmente in una situazione che sembra reale ma che ti porta a chiederti cosa ha usato di psicotropo l’autore per trovare l’ispirazione.
Ci sono le sirene qui, ma scordatevi Ariel: le sirene come queste sono così reali che quasi si potrebbe cominciare a credere che esistano.
Ci sono lotte per la vita prima che l’acqua ti soffochi mentre una bambina non capisce qual è il limite che separa la sua fantasia dalla realtà che ha attorno.

…su un giornale compare un’inserzione che parla di una coppia benestante, cultura universitaria, cerca ragazza max ventidue anni per vacanza in barca e giocare insieme. Rispondere inviando foto a figura intera (no ginecologica) e allegare numero di cellulare per contatto diretto. Annuncio serio e reale, solo interessate e no perditempo…

Isole dimenticate da Dio ma non da coloro che nuotano nelle acque che le circondano.
Riflessioni importanti sul balcone, dirimpetto a un musicista in pensione con cui scambiare pensieri e godersi una passeggiata a dar da mangiare ai pesci di un laghetto.
E quello che ho preferito, il ritorno ad una vecchia fabbrica di giocattoli che mi ha ricordato molto le ambientazioni del primo libro e che mi ha messo addosso quel senso di straniamento che un autore come Titta riesce con successo ad evocare.

12 Comments

  1. M'ispira molto, leggo raramente raccolte di racconti ma mi ha colpito veramente tanto questo libro che l'ho inserito in WL.

  2. L'acqua mi ha sempre fatto uno strano effetto, ma non ho mai letto nulla che si basasse su di essa (a parte un paio di gialli), sono curiosissima di leggere questa raccolta! Di solito non amo i racconti, ma da come ne parli sono disposta a riprovarci e cambiare idea♡

  3. Anche io non sono una da racconti, amo i libroni, quindi le storie brevi proprio no figurati i raccontii

  4. A parte che proprio non è il mio genere non ho una buon rapporto con i racconti quindi solitamente cerco di evitarli il più possibile!

  5. anche io non sono una gran fan dei racconti, li ho letti solo una volta e mi hanno decisamente annoiata. Sembra carino, ma nulla di che non so se mai lo leggerò…

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