Kramp è il racconto di crescita di una fantastica bambina che diventa ragazzina nel lungo viaggio della sua vita di bambina in compagnia del padre, commesso viaggiatore per la ditta di ferramenta Kramp, nascosta da una madre assente e invisibile e dalla scuola che frequenterà un giorno sì e tre no.
Già che si apre cosi, a me piace:
Nell’istante in cui vide Neil Armstrong muovere il primo passo sula Luna, D pensò che, con determinazione e il completo giusto, tutto fosse possibile.
Ma di una madre e di una scuola non avrà bisogno la piccola, perché a insegnarle la vita ci penseranno il padre e il suo lavoro, il catalogo di prodotti Kramp, i colleghi del padre.
D infatti, questo il nome con cui conosceremo il padre della protagonista che chiama gli adulti con una lettera maiuscola e si rivolge a se stessa come M, la porta con se durante i suoi viaggi di lavoro, la madre assente sia fisicamente che emotivamente (a quanto ci è dato di capire).
Con sotterfugi e giochi di ruolo la bambina scopre che aiutare il padre a piazzare bene le sue vendite non solo le piace e la diverte ma la appassiona.
Cosi pure come essere data “in prestito” ad un collega del padre che ne sfrutta le doti per migliorare anche le sue di vendite.
M scopre il mondo fuori da casa sua, fuori dalla scuola dove le insegnano una realtà e non la sua realtà.
La sua è una realtà plasmata dalle sue esperienze col padre, dal catalogo Kramp, dai consigli e dalle storie che suo padre le trasmette.
Bulloni e viti, vede nel cielo dove gli altri vedono stelle e costellazioni e realizza il mondo sulla base di transazioni economiche, rischi, guadagni, resi e rimborsi spese.
Quel che voglio dire è che ognuno cerca di spiegarsi il meccanismo delle cose con ciò che ha sottomano. Io, a sette anni, avevo allungato la mia e avevo trovato il catalogo dei prodotti Kramp.
Scopre che il mondo non è come vede nel cinema dove il padre la porta di tanto in tanto, scopre che un uomo ha due famiglie, che sua madre non è cosi tanto assente e che suo padre non è quello che le ha sempre fatto credere e le fotografie migliori sono quelle in bianco e nero perchè contengono tutta la gamma dei grigi.
Poi M cresce, non solo d’età, le cose cambiano.
Due anni circa di quella vita l’hanno indurita, l’hanno resa furba e svelta.
È una storia assurdamente folgorante, coinvolgente e che tocca tantissimi argomenti in poco più di 100 pagine. Veloce e netta come un fulmine ti spacca il cervello, ogni pagina un punto di riflessione, per ogni frase quasi ci sarebbe da scriverne un libro a parte.
Con una narrazione serrata ma rilassata l’autrice ci accompagna in quelli che sono i momenti che una bambina passerà a crescere in modo parallelo alla vita che avrebbe dovuto vivere. E con poche parole la vita di una famiglia, anzi, di più di una.
Lascia assolutamente esterrefatti il finale, che non anticiperò ma che mi ha un lasciato appena insoddisfatto anche se in senso, forse, positivo.
La sorpresa è stata la brevità, o l’eccessiva sbrigatività, della conclusione.
Alcune domande non hanno risposta, sono lasciate all’immaginazione del lettore e alcune sono spiegate, si, ma molto, troppo, sbrigativamente.
Nulla toglie alla poesia dell’opera che è onirica e dolce dolce, che ci coccola fino alla fine.
Gli “insetti della sorte” non sono una vera e propria specie, ma insetti che si posano nel punto esatto in cui la vita cambia il suo corso. Quel lasso di tempo in cui si decide se prendere un sentiero o l’altro, se uscire o meno da una casa, se dire o non dire qualcosa. È una frazione di secondo così piccola che la può attraversare soltanto un insetto. Un insetto che, al suo passaggio, spezza per sempre la vita in due.
Buona lettura, consigliata a tutti.
María José Ferrada (Temuco, 1977) è una giornalista, poetessa e scrittrice cilena. I suoi libri per bambini sono stati pubblicati in Cile, Spagna, Argentina, Colombia, Messico, Brasile e Italia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Academia, dell’Academia Chilena de la Lengua, e il Premio Municipal de Literatura de Santiago. Kramp, il suo primo romanzo per adulti, ha ottenuto il Premio Mejor Novela 2017, assegnato dal Círculo de Críticos de Arte 2017.