Recensione Atlantis Era: il contatto – Matteo Marangoni

La prima parola che mi viene in mente mentre cerco di riordinare le idee per dire qualcosa di questo libro è: rivelazione.
Una vera rivelazione.
Una storia originale, fresca, completa, appassionante e intrigante.
L’ho letteralmente divorato dalla prima all’ultima pagina.

L’autore ha messo insieme una, penso, vasta conoscenza della fantascienza moderna e ha creato qualcosa di nuovo e davvero entusiasmante facendo un ottimo lavoro.
Ho trovato la creazione di questa sorta di sottogenere umano mutante degli ESPer come qualcosa che mi ha lasciato a bocca aperta: è una categoria che mi ha sempre affascinato e mi è sempre piaciuta parecchio e, come è ovvio, spesso l’ho trovata ripetitiva o scopiazzata in altre opere.
Unica nota dolente è un uso un po’ tachipnoico della punteggiatura ma esclusivamente nella prima parte dell’opera ma è un problema di refusi e di mancanza di lavoro editoriale dietro essendo il titolo autoprodotto, purtroppo.
L’ho consigliato al mondo intero da quando l’ho letto e spero possiate darmi ragione leggendo la mia recensione.
Dovrebbe uscire tra poco il seguito, non aspetto altro!
Personaggi ben creati e caratterizzati, il protagonista è uno dei personaggi che più mi sono piaciuti nelle letture dell’anno passato.
La storia non è nemmeno banale anche se può sembrare un “già visto, già sentito” dalla sinossi… beh, credetemi, è assolutamente l’ultima cosa che avrete davanti una volta iniziata la lettura.
Mescola parecchio i temi dell’hard-scifi con note fantasy, il viaggio pionieristico nello spazio con l’arrivo e la colonizzazione, la scienza pura e materiale al quasi soprannaturale.
Ebbene, qui no.
L’autore ha creato un mondo nuovo, quasi letteralmente, e una nuova dimensione nella categoria di alieni/mutanti/creature strane da fantascienza.
E poi si svolge su una astronave, ambientazione SciFi che adoro.
Non posso dire nulla perché sarebbe spoiler una parola di più in merito.

Ma questo è un punto a favore di Matteo Marangoni perché da solo è riuscito anche dove molti perdono definitivamente.

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