Recensione La biblioteca invisibile – Genevieve Cogman

La protagonista, Irene, si trova nel bel mezzo di una avventura tipica di un Bibliotecario: recuperare una particolare edizione di un particolare libro dalla particolare Londra di un particolare luogo, disperso nel tempo e nello spazio al quale si arriva passando per i labirintici saloni della Biblioteca Invisibile.
Irene è figlia di Bibliotecari, ha quasi sempre vissuto all’interno della Biblioteca dove, a causa della sua natura extracronostatica, il tempo non scorre.

Ha l’aspetto di una ragazzina ma la vita sulle spalle fatta di tutte le storie che ha letto in chissà quanto tempo.
Il tempo, infatti, da come è relativo, all’interno della dimensione della Biblioteca non scorre, resta fisso e immoto, mentre fuori scorre normalmente, anche addosso ai Bibliotecari che invecchiano solo quando ne sono al di fuori in missione.

“Lei era una Bibliotecaria, e la parte più profonda e più importante della sua vita si basava sul suo amore per i libri. In quel momento, non c’era niente che desiderasse di più che isolarsi dal resto del mondo, senza niente di cui preoccuparsi tranne che della pagina che l’attendeva nel libro che stava leggendo, qualunque esso fosse.”

Pervasa di magia, incanto fiabesco e polvere sui libri, la realtà creata da Genevieve Cogman in questa serie YoungAdult Fantasy è davvero unica e originale.
E sono le parole che ho detto quando ho finito il libro, divorato in un paio di giorni preso dal ritmo incalzante e serrato della narrazione.

Una ambientazione unica, fantastica, incredibilmente originale
sia nei temi trattati che nel modo in cui l’autrice ha saputo ricreare una dimensione a se stante da ciò che siamo abituati a leggere ed ha inventato una realtà completa e innovativa, un uso della magia molto particolare (che funziona solo fuori dalla Biblioteca!) e una relazione tra i vari esseri che compongono questo nostro universo (umani, fate, vampiri, draghi…).

Consigliato?

Nonostante non sia uno che va particolarmente d’accordo con gli YA, almeno da quando ho superato i 30, ho trovato questo romanzo una lettura molto piacevole e scorrevole.
Quel mix di fantascienza, fantasy, avventura e mistero condito da un pochino di steampunk e di romance rende una trama tanto leggera e semplice quanto intricata e innovativa la narrazione.
Ammetto che il mondo (o i mondi) creati dall’autrice sono accattivanti e decisamente di quel tipo di onirico in cui vorresti risvegliarti e non tornare più indietro…
Primo di una trilogia, aspettiamo con ansia i prossimi!

Chi è Genevieve Cogman?

Genevieve Cogman, al suo romanzo d’esordio, è una autrice di giochi di ruolo e fantasy. Ha lavorato come programmatrice informatica e collabora nella realizzazione freelance di espansioni di giochi di ruolo (i più coetanei miei ricorderanno la defunta ma gloriosa White Wolf tanto per fare un esempio, dove la Cogman ha collaborato a diverse espansioni fino alla realizzazione di Exalted e via dicendo).
Possiede un masterclass in statistica delle applicazioni mediche e lavora per il sistema sanitario nazionale in UK e attualmente vive nel Nord dell ‘Inghilterra.

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